Ogni anno le nostre vacanze si
concludono con un fine settimana lungo in campagna dai miei genitori. Per varie
ragioni nei mesi estivi ci vediamo molto poco, quindi prima che ciascuno
riprenda le proprie attività ci troviamo tutti insieme lì. Nelle ultime due
estati il tempo era stato tremendo: l’anno scorso era già freddo e pieno
autunno, abbiamo acceso il camino e fatto finta che fosse novembre. Non siamo
riusciti a fare una sola passeggiata, né ad andare a cercare i funghi (da
quelle parti se ne trovano di solito), né a fare una qualsiasi attività
all’aperto. E’ piovuto sempre: si, va bene, è molto simpatico e romantico apparecchiare
davanti al camino mentre fuori piove a dirotto, stare lì fino alla sera tardi a
leggere e chiacchierare, ma non a fine agosto, quando invece vorresti stenderti
pigramente al sole e gustare le ultime giornate soleggiate prima del rientro in
città.
Quest’anno finalmente c’era il
sole, le giornate sono state calde e brillanti di luce. In giardino si stava
bene fin dalle prime ore del mattino, abbiamo potuto fare colazione all’aperto,
pranzare sotto gli alberi che ci riparavano nelle ore più calde e restare
all’aria aperta fino a tardi. Io che qui a Torino non ho nemmeno un piccolo
balcone, apprezzo tantissimo la possibilità di mangiare fuori, di apparecchiare
sul prato e fare colazione .. con gli occhiali da sole perché la luce è troppo
forte! Abbiamo raccolto l’ultima frutta
matura prima di chiudere tutto e andare via e mia mamma ha prodotto come sempre
una quantità incredibile di vasetti di marmellata. Io quest’anno ho voluto
provare questa nuova ricetta che ho trovato sull’ultimo numero di una rivista
francese (Saveurs): confettura di fichi ed uva, anche se l’uva l’ho acquistata
lì nei dintorni e non è ‘produzione propria’. L’ispirazione l’ho presa dalla
rivista, ma ho modificato le dosi dello zucchero e del limone secondo i miei
gusti (tra parentesi nella ricetta riporto le quantità originali della
rivista). Non amo le marmellate troppo dolci, perché mi piace che si senta il
sapore della frutta e di solito metto pochissimo zucchero, in genere 300 gr per
chilo di frutta, in questo caso ho ulteriormente ridotto le dosi perché sia i
fichi che l’uva erano davvero dolcissimi.
E’ un pochino noioso eliminare i
semini dagli acini d’uva (ma conviene farlo per evitare che la confettura
diventi amara e ‘tannica’), ma il risultato finale ripaga appieno della fatica:
la confettura è profumatissima, molto gustosa, alcuni acini non si disfano
completamente e danno una piacevole consistenza e un colore rosso rubino che di
prima mattina a colazione mette decisamente di buon umore.
CONFETTURA DI FICHI ED UVA
(ispirata ad una ricetta di Saveurs di Settembre 2015)
(con questa dose di frutta ho
ottenuto circa 750 ml di confettura)
500 gr di fichi maturi
500 gr di uva nera da tavola (io
ho usato un Moscato di Amburgo)
280 gr di zucchero semolato (io
ho usato lo Zefiro superfine) (800 gr nella ricetta originale)
Mezzo limone bio (2 limoni nella
ricetta originale)
Lava l’uva preleva tutti gli
acini dai grappoli e dividili in due per eliminare i semini interni.
Lava i fichi sbucciali e dividili
in quattro spicchi o in sei se sono piuttosto grandi.
Raccogli tutta la frutta in una
ciotola di vetro, aggiungi il succo del mezzo limone spremuto (nella ricetta originale
si mettevano anche le zeste dei limoni tritate finemente io non le ho messe
perché temevo che dessero un gusto troppo accentuato).
Aggiungi anche lo zucchero,
mescola bene e metti in frigorifero per due ore coperto da pellicola.
Trascorso il tempo di riposo, versa
il contenuto della ciotola in una casseruola che utilizzerai per cuocere la
marmellata.
Metti sul fuoco medio, porta a
bollore mescolando spesso (eventualmente elimina la schiuma che si forma in
superficie) e lascia cuocere fino a raggiungere la consistenza voluta (io ho
impiegato 40 minuti).
Al termine della cottura invasa
la confettura nei barattolini sterilizzati in precedenza e chiudi con coperchi
nuovi.
Lascia raffreddare i barattolini
capovolti.
Esegui una seconda
sterilizzazione facendo bollire i barattoli avvolti in canovacci puliti in una
pentola piena d’acqua per 45 minuti.
Terminata la sterilizzazione,
spengi e lascia raffreddare i barattoli all’interno della pentola.
Conserva la confettura al riparo
dalla luce.
EASY: A colazione: l’ho trovata
molto buona su una fetta di pane integrale lievemente tostata, spalmata di uno
strato sottile di burro salato. Mi piace accompagnare con tè nero.
CHIC: Verrina dolce per una cena
(ancora) estiva: uno strato di frollini sbriciolati grossolanamente (o granola
home made), poca confettura di fichi e uva, uno strato abbondante di yogurt
greco molto cremoso e su tutto mezzo fico maturo sbucciato e succoso. E’ molto
carina da vedere se gli strati sono disposti con precisione e golosa da mangiare,
gustando con un cucchiaino i tre strati tutti insieme.
moscato d'amburgo è un uva dolce con molto gusto che si abbina bene con i fichi, brava hai colto una bella ricetta
RispondiEliminaCiao Gunther, grazie. Si, anche io trovo che il moscato di Amburgo si un tipo di uva buonissima, una delle mie preferite. A presto!
Eliminawow, è bellissima Antonella, non ho mai mangiato fichi ed uva, dev'essere una vera delizia. Qui il tempo sembra pazzo, un giorno si dorme con la coperta quello dopo si muore dal caldo...boh...Anche a me piacerebbe che l'estate durasse in eterno :) Un bacione
RispondiEliminaCiao Simona, grazie del tuo commento. Qui a Torino siamo in autunno da una settimana ormai, spero che un briciolo di estate ritorni, è troppo presto per avere già maglioni e ombrelli aperti. Un bacio grande!
EliminaGrazie di essere passata da me Antonella :) Questa tua ricetta mi piace molto, uva e fichi insieme li avevo sempre usati solo nelle crostate. Ottima idea! Grazie ancora per il bel commento, a presto!
RispondiEliminaPatrizia
Grazie Patrizia della tua visita. Il tuo blog mi è piaciuto moltissimo e tornerò spesso. Ci tengo a scriverlo anche qui che il tuo post sull'expo è uno dei più belli che io abbia letto, interessante e completo. A presto!
EliminaOttima per un dopo cena spalmata su qualche biscotto facendone un uso "responsabile" causa dieta.
RispondiEliminaGinko
Ciao, benvenuto su cioccomela. Oh io la parola 'dieta' la evito da un po', faccio finta che non esista. Grazie di essere passato e a presto!
Elimina...anche io adoro Saveurs, non me ne perdo uno!
RispondiEliminaottima questa confettura, deve essere di un buono....mmmm!!!
bacione
Ciao Simo, concordo, Saveurs è una delle più belle riviste di cucina, in ogni numero ci sono decine di idee da copiare e rifare. Grazie di essere passata e a presto!
EliminaMa quanto deve essere buona??!!
RispondiEliminaCiao Giuliana, grazie del tuo commento. A me è piaciuta molto, un gusto nuovo e particolare. A presto.
RispondiEliminaCiao Antonella, è vero questa appena passata è stata una bella estate, in alcuni momenti fin troppo calda :-), che bello poter trascorrere qualche giorno in campagna, il modo più bello per terminare le vacanze. Molto originale questa confettura, immaginando la versione Chic per la sua eleganza magari in un bicchiere di fine cristallo apprezzo anche la versione Easy :-) un abbraccio!
RispondiEliminaCiao Ely si a me la campagna piace moltissimo. Stando tutto l'anno in città, ogni tanto qualche giorno nel verde è davvero molto gradito. Ti abbraccio e grazie!
EliminaAntonella, bentrovata, scusa se non sono passata prima, ma ho il freno a mano tirato. Ho dedicato tutte le mie energie all'inizio della scuola delle tre pupazze e il caldo mi sta cuocendo la testa....
RispondiEliminaChe bella descrizione quella delle tue giornate in giardino... quest'anno ha fatto davvero caldo, ma meglio dell'anno scorso che come hai detto tu ha piovuto tutta l'estate.... Buonissima e particolare questa marmellata... complimenti! Un bascione
Ciao Patty, hai ragione, quest'anno il caldo ci ha proprio 'cotto la testa'. Seguo sempre il tuo blog e i tuoi post deliziosi e ho letto delle tue prncipessine. Un bacio e a presto. Grazie!
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RispondiEliminasalve va bene anche uva selvatica?
RispondiEliminaBuongiorno, non le so rispondere con precisione. Da quello che so l'uva selvatica è più aspra e meno succosa dell'uva che ho utilizzato io, quindi immagino che debba un po' modificare la dose dello zucchero. Mi spiace non so aiutarla di più. Grazie di essere passata di qua.
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