Io leggo moltissimo, ma non mi
posso considerare una buona lettrice. Leggo pochissimi romanzi e quei pochi che
leggo in genere non sono premi Nobel o cose difficili e impegnate perché non mi
piace leggere di vite tragiche, esistenze al margine e atmosfere squallide. Non
so perché, ma spesso quella che viene premiata come ‘letteratura vera’ è un
racconto tormentoso e angosciante. Preferisco allora i classici dei secoli
passati (che a mio parere descrivevano i problemi dell’esistenza umana con più
grazia, se così posso dire) o i romanzi lievi e inutili a lieto fine. La vita a
volte è già tanto complicata di suo che non ho voglia di immergermi in un libro
che mi parla solo di altri problemi e tragedie varie. Lo so, è un atteggiamento
immaturo irrazionale e si possono aggiungere altri aggettivi a volontà, ma io
la vedo così.
Ed è così che scrivo questo blog
che è nato per divertimento, perché mi piace cucinare, fare foto e scrivere di
cose leggere. Così parlo di pranzi con le amiche, di pomeriggi dedicati a tè e
chiacchiere, di fine settimana alla ricerca di posti carini dove assaggiare
qualcosa di nuovo e di buono, di ricordi di quando ero piccola.
Ma la vita non è tutta qui
(magari!), anzi come dice un amico di famiglia, questo è il lato ‘ludico’ della
vita. E poi c’è quello che non è affatto ludico, delusioni, dispiaceri,
progetti di vita che non vanno avanti e sogni che vogliono diventare realtà e
fanno un passo avanti e due indietro. E ancora peggio: vedere persone alle
quali voglio bene soffrire delusioni e dispiaceri è del tutto inaccettabile. E
l’unica cosa che riesco a fare in giornate grige e malinconiche è impastare
perché trovo che coccolare un impasto di acqua e farina tra le mani abbia un
magico potere rilassante. Lascio cadere questa considerazione nell’etere (si
dice così no?) e metto di seguito la ricetta di questo pane che faccio per la
colazione. A me piace perché ha la crosta croccante e la mollica soffice
arricchita dal gusto delicato dei semi di girasole sparsi qua e là in ogni
fettina. E non perdetevi il profumo appena sfornato, dovuto – penso –
soprattutto al gusto gentile della farina di farro.
E’ buono leggermente tostato e
spalmato di marmellata accanto ad una tazza di caffè nero e forte; è adatto
anche ad accompagnare salumi e formaggi cremosi per una cena improvvisata con
gli amici il sabato sera. In questo caso è indispensabile una bottiglia di
ottimo vino rosso.
PANE DI FARRO CON SEMI DI GIRASOLE
Ingredienti per una pagnotta:
250 gr di farina di farro
150 gr di farina di kamut
100 gr di farina 00
30 gr di semi di girasole
decorticati
5 gr di malto diastatico
7 gr di lievito di birra fresco
300 gr di acqua (potrebbe non
servire tutta)
10 gr di sale fino
Per la finitura:
una manciata di semola rimacinata
di grano duro
una manciata di farina 00
Sciogli il lievito in 150 gr di
acqua tolta dal totale dell’acqua necessaria e lascia riposare dieci minuti.
In una ciotola capiente (in
quella della planetaria, se la usi) mescola le tre farine e il malto.
Unisci il composto di acqua e lievito
alle farine e inizia a impastare prima con una forchetta, poi a mano
aggiungendo gradualmente tutta l’acqua necessaria ad ottenere un impasto
morbido ma lavorabile (potrebbero non servirti tutti i 300 gr di acqua, dipende
da quanta ne assorbe la farina e le farine sono tutte un po’ diverse).
Impasta a mano per una quindicina
di minuti aggiungendo dopo 10 minuti il sale, se usi una planetaria è
necessaria la metà del tempo (aggiungi il sale appena l’impasto inizia ad
incordare). Devi ottenere una pasta liscia e morbida. Da ultimo aggiungi i semi
di girasole decorticati, impasta ancora rapidamente e forma una palla.
Metti a lievitare la pasta in una
ciotola appena unta di olio e copri con pellicola alimentare.
Lasica lievitare fino al
raddoppio, con questa dose di lievito ho impiegato due ore di tempo.
Quando è la pasta lievitata, rovesciala
su un piano cosparso di semola rimacinata, dai alla pagnotta la forma che
preferisci e mettila su una teglia che possa andare in forno foderata di carta
da forno.
Cospargi la superficie della pagnotta con un velo di farina 00 e
lascia lievitare ancora, coperto da un canovaccio pulito, per 45 minuti.
Trascorsi 30 minuti dalla seconda
lievitazione, accendi il forno a 200 gradi.
Inforna il pane in forno già
caldo e cuoci per 35/40 minuti (se la pagnotta inizia a scurirsi troppo dopo 15
minuti copri la superficie con un foglio di carta di alluminio).
Estrai dal forno, togli la
pagnotta dalla teglia e lasciala raffreddare su una gratella da pasticceria.
EASY: Per colazione, appena
tostato e spalmato con pochissimo burro – se piace – e marmellata oppure in
versione molto golosa domenicale con la crema di cioccolato.
CHIC: taglialo a fette e poi ogni
fetta in quadrotti. Falli saltare in una padella antiaderente con un filo di
olio, poco sale macinato al momento e un pizzico di origano. Utilizzali come
accompagnamento per una crema di verdure servita come primo piatto.