Quando vado a Milano per lavoro
ho un appuntamento fisso, la pausa pranzo con le mie amiche. Abbiamo a
disposizione al massimo 45 minuti e abbiamo imparato ad utilizzarli molto bene,
in modo che sia possibile mangiare qualcosa di gustoso e fare tantissime
chiacchiere in libertà. Non andiamo mai oltre il tempo limite, ma riusciamo a
sederci con calma, gustare un pranzo leggero e sembrare ‘vere signore’ che non
abbiano niente altro da fare se non...passare il tempo piacevolmente. Come se
dopo il pranzo ci attendesse un pomeriggio lieve da trascorrere a curiosare
nelle librerie o tra le ciotoline di Zara Home. Invece ognuna di noi deve
ritornare nel delirio semi assurdo del proprio lavoro.
La scelta del posto dove pranzare
varia a seconda della stagione e .. dell’umore. Ci sono giornate in cui il caos
da sovraffollamento di certi posti – carinissimi si, ma assaltati - proprio non
si sopporta. La regola da rispettare sempre è una sola: niente panino al volo.
In estate il nostro pranzo
preferito (ne parlerò un’altra volta perché lo merita) è in genere una porzione
gigante di yogurt molto cremoso accompagnato da frutta fresca, nocciole,
mandorle e muesli, oppure una fetta di torta con un caffè lungo tipo americano
nel giardino minuscolo e silenzioso di una caffetteria.
In questa stagione preferiamo
stare al chiuso e poter scegliere sul menu qualcosa di caldo. La settimana
scorsa ci siamo ritrovate in tre, io, la Principessa (ne ho parlato qui) e
un’altra nostra amica che da anni dice che prima o poi lascia tutto e va nel
Luberon a coltivare erbe aromatiche e confezionare marmellate biologiche. Ha
intenzione – dice – di trascorrere il resto della vita in jeans, stivali Hunter
di gomma e maglioni a collo alto in inverno, sandali e polo in estate. Nessuno
ci crede. Nel frattempo vive nel cuore di Milano, ha una cucina ipertecnologica
dove io non saprei nemmeno accendere la luce ed è sempre informata sull’ultima
moda o fissazione del momento. L’ultima volta ci ha portato a mangiare il ramen
ovvero noodles serviti in un brodo di carne o verdura delicatamente
aromatizzato accompagnati da altri, vari, ingredienti. L’ultima moda di cucina
giapponese dopo il sushi – ma questo lo sapevo anche io perché l’ho letto su
Elle a tavola.
E’ stato un attimo lasciarsi
conquistare dall’atmosfera ovattata del locale, dalle ciotoline laccate nelle
quali ci hanno servito il ramen che era caldo, delicatamente profumato e con un
sapore .. sottile quanto il suo profumo. Fuori diluviava e per quasi un’ora
siamo rimaste sedute in questo angolo di silenzio con davanti una zuppa fumante
e tazzine di tè verde aromatizzato ai fiori di ciliegio. Da non voler uscire
più. In poche parole il ramen mi ha affascinato.
Ho avuto una mezza idea di provare
a rifarlo a casa – io avevo scelto una versione vegetariana senza troppe
complicazioni- ma nel negozio dove sono andata tutti gli ingredienti ‘esotici’
di cui avevo bisogno erano ‘made in China’. Così ci ho rinunciato e ho optato
per una versione molto casalinga e mediterranea di zuppa con spaghetti
integrali. Lo so, sembra stranissimo utilizzare come pasta nella zuppa una
manciata di spaghetti integrali – da non spezzare e lasciare rigorosamente
interi, ma provare per credere: il risultato anche se difficilissimo
da mangiare in modo civile, è delizioso. Del resto la mia mamma mi racconta sempre che mio
nonno adorava mettere gli spaghetti nella minestra, quindi non so stabilire se
questa ricetta derivi dal fascino del ramen o dai geni che si tramandano si
tramandano si tramandano.
P.S. In genere non amo i
surgelati, ma per i piselli faccio un’eccezione. Ne sgrano a chili in estate e
li conservo per l’inverno. Se non vi piace l’idea di usare i surgelati, i
piselli si possono sostituire con fagiolini tagliati a tocchetti come le altre
verdure.
Per fare le minestre di verdura io di solito
parto rosolando porro o cipolla e aggiungendo poi uno alla volta gli altri
ingredienti ognuno con un pizzico di sale. Aggiungo il brodo – il mio è solo
lievemente salato - solo alla fine, ma
ognuno può seguire la tecnica che preferisce.
MINESTRA INVERNALE CON SPAGHETTI
INTEGRALI
Ingredienti per quattro persone (anche se le
dosi della verdura sono indicative, dosatele come preferite):
1 porro
2 grosse rape
2 patate rosse
10 zucchine lunghe (piccole)
una manciata di pisellini
surgelati o congelati home made
100 gr di spaghetti integrali
700 ml di brodo vegetale
Olio extra vergine di oliva
Sale
Affetta il porro molto sottile.
Taglia tutte le altre verdure a
tocchetti di dimensioni simili (anche le zucchine devono essere tagliate in
cubetti, non a fettine).
Lascia le verdure così affettate
separate le une dalle altre perché andranno aggiunte un tipo alla volta.
Metti il porro a insaporire in
una capace pentola con 4 cucchiai di olio extravergine di oliva 2 cucchiai di
acqua e un pizzico di sale.
Lascialo stufare a fiamma
bassissima.
Quando è diventato morbido,
aggiungi le rape tagliate, un altro pizzico di sale e lascia insaporire qualche
minuto sempre a fiamma bassa, girando con un mestolo di legno (le verdure non
devono attaccare, se necessario aggiungi un cucchiaio di acqua calda).
Prosegui aggiungendo nell’ordine
le patate, le zucchine e da ultimo i piselli. Ogni volta che inserisci una
verdura nuova aggiungi un pizzico di sale e fai insaporire qualche minuto prima
di inserire la successiva.
Quando tutte le verdure sono
nella pentola aggiungi il brodo vegetale a coprire tutte le verdure (potrebbe
non servirti tutto, dipende dai gusti, a me questa zuppa piace quando il brodo
è abbondante).
Lascia cuocere a fiamma bassa per
40 minuti.
Nel frattempo metti a bollire una
pentola con l’acqua nella quale cuocerai gli spaghetti.
Quando mancano 15 minuti alla fine
di cottura della zuppa, cuoci gli spaghetti nell’acqua bollente leggermente
salata.
Scolali piuttosto al dente e mettili
all’interno della zuppa con la quale finiranno di cuocere gli ultimi tre/quattro
minuti.
Aggiusta di sale se necessario e
servi la zuppa ben calda.
EASY: lascia perdere l’ispirazione
ramen e servi questa zuppa a cena come primo piatto in una vera fondina con
parmigiano, se piace. Se vuoi, puoi sostituire gli spaghetti con farro perlato.
CHIC: ispirazione finto-giapponese per
una cena a due: servi la zuppa in una ciotolina laccata o semplice gres
smaltato, accompagnala con bocconcini di riso e verdure e tè verde.
Anche per me la pausa pranzo è un momento prezioso e quando la passo insieme alle amiche diventa una vera boccata d'ossigeno: mi pesa così tanto saltarla, cosa che capita troppo spesso per via della frenesia del lavoro, grrrr!! I tuoi ramen rivisitati sono super eleganti e scommetto anche molto buoni <3 posso averne una ciotolina? Un grosso abbraccio!
RispondiEliminaCiao Marghe, anche per me la pausa pranzo in compagnia è un evento raro, di solito mangio alla scrivania in fretta purtroppo!! Grazie del tuo commento. Baci.
EliminaMi piace molto la presentazione chic ma propenderei per la versione easy ... la zuppa è estremamente invitante, in scodella con il parmigiano deve essere fantastica .... complimenti per la deliziosa ricetta
RispondiEliminaCiao, a presto ....
Ciao Anisja, si ammetto che mettere degli spaghetti in una zuppa sia un po' fuori dall'ordinario e con il farro sia tutto più facile. Grazie e a presto!
EliminaUna zuppa deliziosa, un vero comfort food, la cena sarà servita!
RispondiEliminaOttima presentazione, un abbraccio, a presto!
Ciao Seddy, hai ragione, vero comfort food, io amo molto le zuppe in questa stagione. grazie e a presto!
EliminaBuonissima questa minestra con gli spaghetti integrali, ha un aspetto molto invitante e l'hai presentata benissimo, brava Antonella!!!
RispondiEliminaBacioni, buona giornata...
Ciao Ely, gli spaghetti in una zuppa sono un po' un controsenso, ma a me piace molto. grazie di essere passata e baci!
EliminaLa zuppa è l'ideale per queste serate fredde, la tua poi, sembra buonissima!
RispondiEliminaCiao Giuliana, le zuppe sono il mio primo piatto preferito in questa stagione, qui poi fa già piuttosto freddo e l'idea di una bella zuppa calda per cena è molto confortante. Grazie e a presto!
EliminaCiao Antonella :) E' sempre un piacere passare di qui e leggerti, quasi mi è sembrato di essere lì insieme a voi nella caffetteria e ho immaginato la cucina bellissima della tua amica! :) Sono d'accordo sulla regola che vieta il panino al volo, totalmente d'accordo! ;) Questa minestra deve essere ottima, mi ispira parecchio! Complimenti e un abbraccio, buon inizio settimana :) :**
RispondiEliminaCiao Vale, anche per me niente panino al volo, mai nemmeno quando (quasi sempre) mangio in ufficio alla scrivania. Baci e grazie!
RispondiEliminaè giusto prendere ispirazione dai luoghi che si frequenta e complimenti per le scelte a Milano
RispondiEliminaCiao Gunther grazie del tuo commento. A me piace quando assaggio qualcosa di nuovo provare a ripeterla a casa.. certo, a volte come in questo caso la stravolgo completamente.. pazienza!
EliminaA me piace molto questa versione con gli spaghetti integrali... abitando nel profondo sud ci metto un pò ad aggiornarmi sulle ultime novità.... Bellissima ricetta e che bella descrizione della "toccata e fuga" con amiche... peccato non aver più tempo! Un bascione cara!
RispondiEliminaCiao cara Patty, si peccato non avere più tempo. Le vedo così raramente le mie amiche che ogni volta le cose da raccontare sono così tante che il tempo non basta mai. Un abbraccio e grazie!
EliminaA casa mia invece si usano spesso gli spaghetti nelle zuppette. Io li amo molto, di solito li spezzetto ma proverò anche interi
RispondiEliminaCiao! Spezzettati sono molto più pratici e comodi da mangiare, ma lasciati interi... sono da provare! Grazie e a presto!
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