L’anno scorso avevamo fatto
vacanze brevissime e molto tranquille fatte solo di libri e di ore trascorse in
un bellissimo giardino sotto il sole. Quest’anno siamo ritornati alla nostra
‘vacanza tradizionale’, lunga e piuttosto ..intensa. Tante camminate – anche
faticose talvolta – alla scoperta di posti nuovi, qualche ora dedicata alla
lettura, rinuncia a .. qualsiasi forma di vita sociale! Abbiamo di proposito
evitato le città e ci siamo limitati a paesini talmente minuscoli che a volte
quando uscivamo dopo cena in giro c’eravamo solo noi e qualche signora che
passeggiava con il cane, con indosso un pesante maglione di lana e stivali di
gomma. Abbiamo fatto una quantità esagerata di fotografie, chilometri di
passeggiate, preso tanta pioggia e gustato il silenzio, lontani da macchine,
negozi e dai rumori che di solito circondano le nostre giornate. Si scopre una
dimensione di vita diversa dalla nostra, in cui i tempi della giornata sembrano
dilatarsi e c’è spazio per tutto: una normale giornata di lavoro, tempo per
cucinare, per passeggiare, curare il giardino, leggere …. fare quello che si
vuole insomma e per stare in compagnia chiacchierando piacevolmente invece che
stanchi e stressati da giornate faticose. E ogni volta al ritorno da una
vacanza mi ripropongo di portare questo come souvenir (oltre a qualche libro,
naturalmente, quest’anno un bel libro di cucina dedicato al Natale ricco di
foto meravigliose): imparare a vivere con più calma, non impiegare
necessariamente ogni minuto della giornata per ‘fare qualcosa’ , concedersi
minuti di sosta e di ‘dolce far niente’. E invece appena rientrata in città, ho
ricominciato tutto come prima, mi faccio coinvolgere anche troppo dal lavoro
assurdo che sto facendo in questo periodo e non mi rimane spazio per niente
altro. C’ è solo una cosa alla quale continuo ad aggrapparmi come alla mia
isola di vita normale: cucinare una cena vera, apparecchiare con calma,
accendere una candela appena le serate diventano poco più fresche e sedersi a
tavola anche un’ora per mangiare lentamente (a volte poi purtroppo, riprendo a
lavorare fino a dopo le undici).
Una di queste sere ho preparato
per primo piatto questa pasta con gli ultimi fiori di zucca ancora disponibili
al mercato: l’avevo sperimentata a giugno, prendendo la ricetta dal blog Fragole a merenda e ci era piaciuta moltissimo. Ho apportato solo alcune
modifiche alla ricetta originale che trovate qui (ho utilizzato due diverse
varietà di pomodori e un cucchiaino di concentrato, scolato la pasta molto al
dente per farla cuocere ancora qualche minuto in padella con il sugo e un po’
della sua acqua e aggiunto il parmigiano alla fine). La ricetta originale la
trovate qui, sotto la mia.
PASTA CON FIORI DI ZUCCHINA E
POMODORINI
Ingredienti per 4 persone:
320 gr di pasta (io ho usato
delle penne ma va bene qualsiasi formato che raccolga bene il sugo)
30 pomodorini varietà ciliegino
10 pomodorini varietà Piccadilly
molto maturi
2 cucchiaini di concentrato di
pomodoro
20 fiori di zucchina
2 cipollotto freschi
10 cl di vino bianco secco
3 cucchiai di olio extra vergine
di oliva
qualche foglia di basilico fresco
parmigiano grattugiato al momento
sale
Lava i cipollotti e tutti i
pomodori.
Togli il gambo e il pistillo ai
fiori di zucchina e passala rapidamente sotto l’acqua.
Prepara i pomodorini: togli il
picciolo e taglia a metà i ciliegini, in quattro i Piccadilly se sono un po’
più grandi ed elimina i semi il più possibile.
Intanto metti a bollire l’acqua
nella quale cuocerai la pasta.
Affetta i cipollotti molto
sottili e mettili a stufare dolcemente in una larga padella (perfetto anche un
wok) con i tre cucchiai di olio e due cucchiai di acqua.
Quando i cipollotti cominciano a
diventare trasparenti aggiungi tutti i pomodori, alza la fiamma e fai
insaporire. Aggiungi i fiori di zucca tagliati a listarelle ampie e fai cuocere
qualche minuto scuotendo la padella.
Bagna con il vino bianco, abbassa
la fiamma e aggiungi il concentrato di pomodoro diluito in poca acqua calda.
Sala secondo il tuo gusto e
lascia sobbollire, mescolando spesso (meglio se lo fai scuotendo la padella
invece che usando un mestolo). Se il sugo si asciuga troppo, aggiungi qualche
cucchiaio di acqua calda. Spengi quando i pomodorini sono disfatti.
Appena l’acqua bolle, aggiungi il
sale e cuoci la pasta.
Scolala molto al dente
conservando un po’ dell’acqua di cottura.
Aggiungi la pasta nella padella
con il sugo di verdure e termina la cottura aggiungendo a più riprese l’acqua
che hai messo da parte. La pasta deve ‘risottare’, così resta lucida e il sugo
leggermente cremoso.
Prima di servire aggiungi fuori
dal fuoco abbondante parmigiano grattugiato e il basilico lavato asciugato e
spezzettato con le mani.
EASY: Pranzo in terrazza, fai
precedere questa pasta da un aperitivo a base di olive formaggi e focaccia
croccante. Per concludere è sufficiente frutta fresca e una pallina di gelato.
CHIC: E’ un piatto rustico dal
sapore intenso e gustoso, ma può diventare speciale se servito a cena con una
candela accesa, un calice di prosecco fresco e frizzante e la tavola
apparecchiata con stoviglie bianchissime.