Più passa il tempo e più mi
convinco che la vita debba essere affrontata con leggerezza e un pizzico di
ironia. Non parlo dei problemi veri e importanti che tengo fuori dai discorsi
frivoli e piuttosto sciocchi di questo blog. Mi riferisco ai piccoli contrattempi
di ogni giorno che, se presi troppo sul serio, possono rendere la vita una
specie di corsa a ostacoli difficilissima. Facevamo questa considerazione
qualche sabato fa con una mia amica, sedute di fronte alla solita tazza di tè…
beh solita per modo di dire. Tazze e teiera erano appoggiate su tre pile di
libri di altezze diverse, io ero seduta su una poltrona di rattan che starebbe
benissimo nell’angolo di un giardino invece che in una grande stanza
completamente invasa di scatole di cartone mezze vuote e lei era riuscita a
recuperare una vecchia sedia di cucina con il sedile di paglia quasi consumato.
A maggio lei e il marito hanno deciso di lasciare la città e trasferirsi in
campagna, non toppo lontano, quel tanto che basta per avere un po’ di aria pulita
e spazio sufficiente a far crescere tre bambini. La casa che hanno scelto non
era proprio in buone condizioni ma l’architetto e una squadra di operai molto
convincenti le avevano assicurato che tre mesi di lavoro intenso l’avrebbero
resa perfetta. Bastava rinunciare alle vacanze e impegnarsi a fondo. Così è
stato. Di mesi ne sono passati cinque e la casa è ancora in condizioni
scoraggianti. Le mattonelle soggiornano ancora nelle loro scatole, sparse un
po’ ovunque, qua e là ci sono secchi di vernice ancora intatti, l’imbiancatura
è lontana e mucchi di calcinacci invadono il giardino. Nel frattempo il marito
è stato trasferito per un anno all’estero, così lontano che non riesce a
rientrare più di una volta al mese. Lei il venerdì sera dopo una settimana di
lavoro, treni, asili, scuole e impegni vari suoi e dei bimbi, carica la
macchina con tre figli – il più ‘grande’ ha sette anni -, qualche scatolone di
attrezzi, una buona dose di cibo quasi pronto, qualche giocattolo
indispensabile e si trasferisce lì, per un fine settimana all’insegna della
lotta con gli operai. Che, pare, non hanno ben chiaro che la proprietaria è lei
e insistono a fare come vogliono.
"E' l'anno giusto per festeggiare Halloween" - mi ha detto. Fino ad ora aveva cercato di resistere e spiegare ai bambini –
piuttosto delusi - che Halloween non è
una festa della nostra tradizione e che per vestirsi da strega o fantasma
dovevano aspettare Carnevale. Quest’anno ha ceduto, un po’ per la stanchezza
(‘non posso combattere anche con loro tre’) un po’ .. chissà.. magari nella
notte delle streghe qualche strega di quelle ‘serie’ o un fantasma amante dei
veri ruderi decide di fermarsi .. e dare una mano! L’idea mi è sembrata
pienamente convincente e poiché anche a me in questo momento farebbe comodo un
po’ di magia ho deciso per la prima volta anche io di festeggiare Halloween.
Niente di che, certo non vado in giro con il cappellone nero a punta e una
veletta nera cosparsa di ragni finti, ma ho comprato una dose generosa di
candele bianche e arancioni, zucche ornamentali da spargere qua e là sulla
tavola e preparato per cena un menu stregato. Per colazione questi muffins neri
con le ragnatele di meringa. Certo le ragnatele sono tutt’altro che perfette e
ho cercato inutilmente dei ragni di glitter argentato per completare la
decorazione, ma ho deciso proprio all’ultimo momento e il tempo per
organizzarsi bene e fare qualche prova-ragnatela in più non c’è stato.
In omaggio a ragnatele e
fantasmi, leggeri ed evanescenti questi muffins sono davvero light: niente burro,
solo un po’ di olio e un solo uovo.
MUFFINS NERI CON RAGNATELE DI
MERINGA
Ingredienti per 8 muffins medi o
6 muffins grandi
Per i muffins:
125 gr di yogurt bianco intero
30 gr di olio extra vergine di
oliva dal gusto delicato (io ho utilizzato un olio ligure)2
100 gr di latte intero
1 uovo
180 gr di farina “00”
180 gr di zucchero semolato
20 gr di cacao amaro
2 cucchiaini da caffè di lievito
per dolci
Per le ragnatele di meringa:
40 gr di albume d’uovo
40 gr di zucchero a velo
40 gr di zucchero semolato.
Prepara anche il giorno prima le
ragnatele di meringa.
Scalda il forno a 100 gradi.
Rivesti una teglia con carta da
forno, ungila appena appena con un filo di olio di semi insapore.
Mescola insieme i 2 tipi di
zucchero e suddividi il composto di zucchero in due parti.
Metti in una ciotola gli albumi e
inizia a montare con un frullino o un mixer. Dopo qualche minuto aggiungi la
metà del composto di zucchero e continua a montare fino a quando gli albumi
saranno a neve ben ferma.
A questo punto incorpora a mano
l’altra metà dello zucchero agli albumi montati, utilizzando una spatola di
silicone e facendo attenzione a non smontare il composto.
Quando lo zucchero è tutto
incorporato, riempi con la meringa una tasca da pasticcere e forma direttamente
sulla teglia le ragnatele. Ci vuole un po’ di pratica, ammetto che le mie siano
venute piuttosto male.
Cuoci in forno a 100 gradi 30 /
40 minuti (il tempo di cottura dipende un po’ dal forno). Lascia
raffreddare le ragnatele prima di utilizzarle, si rompono molto facilmente.
Con questa dose di albumi
otterrai molte ragnatele, alcune servono ‘di scorta’, con il resto della
meringa puoi preparare mini meringhe con una bocchetta a stella oppure delle
meringhette a forma di fantasmino per restare in tema.
Per preparare i muffins:
Prepara gli stampini, io utilizzo
gli usa e getta di alluminio e all’interno inserisco i pirottini di carta.
Scalda il forno a 180 gradi.
La tecnica è sempre la stessa: si
mescolano da una parte tutti gli ingredienti liquidi, dall’altra tutti i solidi
e poi si uniscono i due composti (i solidi nei liquidi) mescolando il meno
possibile per ottenere muffins soffici. Sembra strano ma è così.
Setaccia in una ciotola la farina
con il cacao, unisci lo zucchero e il lievito e mescola in modo da amalgamare
gli ingredienti.
In un’altra ciotola inserisci gli
ingredienti umidi: yogurt, latte, olio e l’uovo appena sbattuto. Mescolali fino
ad ottenere una miscela omogenea.
Versa il mix di farina e zucchero
nella ciotola con gli ingredienti umidi ;
mescola rapidamente, quel tanto che basta ad amalgamare i due composti.
Riempi gli stampini che hai
preparato e cuoci in forno già caldo a 180 gradi per 20 minuti.
Quando i muffins sono freddi,
decorali con le ragnatele di meringa e qualche cioccolatino a forma di zucca.
EASY: per una colazione o una
merenda ‘spaventosa’, servili accompagnati da una tazza di tè aromatizzato
all’arancia e una coppettina di panna (non dolcificata, c'è già la meringa) per
chi proprio ha voglia di esagerare.
CHIC: confeziona ogni muffin in
una bustina di plastica per alimenti, aggiungi una ragnatela di meringa e un
cioccolatino a forma di zucca. Chiudi con un nastro arancione e la sagoma di
una strega ritagliata in cartoncino nero. Sistemali su un bel vassoio e
distribuiscili ai bambini questa sera.