domenica 5 febbraio 2017

Cavolfiore gratinato con olive

E’ facile, basta guardare qui, poco più in basso a destra, per leggere che nel 2016 ho inserito su questo blog solo 24 ricette. Pochissime, davvero troppo poche, almeno rispetto a quanto mi piacerebbe fare. L’anno scorso ho avuto poco tempo da dedicare a questo piccolo hobby, presa in altre cose troppo impegnative e assai poco soddisfacenti. Questo non mi ha impedito di cucinare e di fare svariati esperimenti. Abbiamo gustato torte farcite con una soffice crema al cioccolato (ne ho fatte tante….dovevo trovare la formula giusta), nuovi biscotti con uno strano mix di farine, crackers e grissini fatti in casa, zuppe vellutate per cena e insalate preparate con frutta, verdura, formaggi e quadrotti di pane croccante. Ogni tanto abbiamo aperto una bottiglia di vino per brindare al fine settimana e pranzato qualche domenica con tagliatelle fatte in casa, spesse come piacciono a noi, condite con gli ingredienti di stagione: pomodorini profumati appena saltati in padella con un filo di olio e basilico in estate, una salsa vellutata con i funghi ad autunno inoltrato. Ma non ho avuto il tempo di fotografare niente (o quasi) né tantomeno l’ispirazione giusta per scrivere due righe da mettere sul blog. Perché, chi legge lo sa meglio di me, ci vuole tempo per trasformare una pietanza preparata per cena in qualcosa da mettere qui. Serve il tempo per fotografare, rifotografare, scrivere e rileggere, serve l’idea giusta o almeno quella che ti sembra essere quella giusta
E pensando a tutto questo ho capito che non è stata solo mancanza di tempo. In parte la colpa è di quello che ho chiamato il ‘blocco-da-pinterest’. Pinterest è una miniera di immagini bellissime: case da sogno, abiti da principessa e una quantità di foto di ricette creative, nuove, presentate in modo perfetto. Così ogni volta che guardavo un mio piatto pensavo che, si, magari era buono da mangiare – o almeno a noi è piaciuto – ma come potevo mettere la ricetta qui? Troppo semplice, troppo vista, foto bruttina, piatto confezionato malissimo.. insomma ce n’era sempre una. Ma possibile che mi devo stressare anche per questo che dovrebbe essere solo puro divertimento? A me piace cucinare scrivere e fotografare, questo è un bel modo di impiegare un po’ del tempo libero e allora..pazienza se non è tutto perfetto e bello come vorrei. La ricetta che segue infatti ha ben poco di originale, il classico cavolfiore gratinato con l’aggiunta di una manciata di olive nere e qualche fettina di groviera. Si può preparare con il cavolfiore bianco o mettendo insieme quello bianco e il cavolfiore viola, che ha un colore meraviglioso. Quello che avevo acquistato era talmente bello che.. l’ho usato come centrotavola, sistemato su un sottopiatto di vetro e accompagnato da fresie bianche e una manciata di foglie verdi.  


CAVOLFIORE GRATINATO




Ingredienti per 4 persone:

1 cavolfiore bianco (oppure mezzo bianco e mezzo viola) di circa 500 gr
200 gr di olive (io ho usato le taggiasche, ma sono perfette anche quelle greche)
50 gr di groviera
Sale

Per la besciamella:
40 gr di burro
40 gr di farina 00
500 ml di latte intero
20 gr di parmigiano grattugiato
Sale
Noce moscata

Per finire:
Olio extra vergine di oliva
Pangrattato


Pulisci il cavolo privandolo delle foglie e lavalo.
Suddividilo in cimette e mettilo a cuocere in acqua bollente leggermente salata per circa 10 minuti.
Il cavolo si deve lessare ma deve rimanere croccante quindi controlla con una forchetta per capire quando è pronto: il cavolo deve essere morbido abbastanza da poter essere ‘inforchettato’ facilmente ma non si deve disfare.
Se i pezzetti che hai fatto sono piuttosto piccoli impiegherà poco a cuocere restando più saporito.
Mentre il cavolo cuoce inizia a preparare la besciamella.
In un pentolino fai scaldare il latte con un pizzico di sale. Non deve bollire.
In un’altra casseruola metti il burro e lascialo fondere a fuoco bassissimo, facendo attenzione che non inizi a friggere. Appena il burro è sciolto unisci la farina e fai tostare il mix di farina e burro sul fuoco, mescolando in modo che il composto non si attacchi al fondo della pentola.
Quando hai ottenuto una pastella solida e compatta togli dal fuoco e aggiungi qualche cucchiaio di latte tiepido in modo da diluire il composto, quindi aggiungi in una volta sola il latte restante, unisci una grattata di noce moscata (se la usi) e rimetti tutto sul fuoco – moderato – mescolando continuamente con una frusta e facendo attenzione a non formare grumi.
Fai cuocere la besciamella sul fuoco, deve addensarsi ma non diventare troppo compatta. E’ pronta quando vela il cucchiaio come una crema.
Fuori dal fuoco aggiungi il parmigiano grattugiato e aggiusta di sale se necessario.
Accendi il forno a 180 gradi.
Quando anche il cavolo è pronto scolalo e mettilo in una ciotola. Condiscilo con le olive snocciolate e tagliate in pezzi (se sono grosse) e il groviera grattugiato grossolanamente.
Copri il fondo di una pirofila o di una teglia che possa andare in forno con qualche cucchiaio di besciamella e aggiungi la restante al cavolo. Mescola bene e versa il composto all’interno della pirofila.
Metti sul cavolo una spolverata di pangrattato, condisci con un filo di olio e metti in forno caldo per 30 minuti.



EASY: per una cena veloce: accompagnalo con un’insalata di radicchio rosso valeriana e pezzetti di pera. E per concludere quadretti di cioccolata fondente e pane croccante per dessert.




CHIC: è un piatto piuttosto rustico e può essere ingentilito preparandolo in porzioni individuali utilizzando cocotte di coccio da portare direttamente in tavola. Magari aggiungendo una bottiglia di buon vino rosso e un po’ di riso pilaf al posto del pane. 


14 commenti:

  1. Sai che ti dico Antonella? Che anche io in parte condivido i tuoi pensieri e poi arrivo ad una conclusione che è questa, ma chi se ne frega, noi siamo come siamo, con le nostre foto non perfette, con le ricette semplici di tutti i giorni ma c'è di più, la voglia di ritrovare le amiche che da tanto ti seguono, non quelle che nonostante i tuoi innumerevoli commenti non si degnano di venire nel tuo semplice blog, quelle che da sempre ti seguono perchè quello che ci unisce è ben altro, stima, affetto e amicizia, queste cose mi bastano.
    Il cavolfiore gratinato io lo faccio spesso ma non ho mai utilizzato le olive e così vedi che nasce una ricetta nuova? Un bacione

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    1. Ciao Ely, grazie del tuo commento! Hai ragione, sono paranoie inutili le mie, la cosa più importante è divertirsi e incontrare persone che non conosci, ma che senti come vere amiche. Grazie!

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  2. Si le foto sono importanti ma la cosa ancora più importante è che sia buono. Forse sono l'unica al mondo che non guarda pinterest, preferisco di gran lunga le cose semplici, buone e casalinghe. E credo che ci siano tante persone come me, alla ricerca di cose semplici e buone senza tanti fronzoli e che si possono fare anche a casa senza dover cercare per giorni ingredienti strani. Questo gratin è perfetto, semplice e sicuramente buonissimo

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  3. Cara Antonella non tutti immaginano quando dispendio di tempo, energie a volte fatica, ci sia dietro le ricette pubblicate sui blog, non è tanto cucinare che a noi diletta e svaga ma è tutto il resto, fotografare non è facile e anche fare i post di contenuto richiede impegno, solo chi lo fa può comprenderlo. Ogni ricetta è un piccolo traguardo, è un segno di noi lasciato nel tempo che acquisiamo come bagaglio dei nostri esperimenti ma al di là di tutto resta il fatto che le persone vogliono "mangiare" e se una ricetta è valida avrà dato il suo contributo a chi la legge, per cui persevera nel coltivare il tuo hobby gli occhi degli altri sono meno critici di quelli che abbiamo per noi stessi. Ottimo il cavolfiore così ;-) un abbraccio

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    1. Ciao Serena, si ci vuole tanto tempo a trasformare una ricetta in qualcosa da pubblicare qui. mi piace l'idea che ogni ricetta sia 'un piccolo traguardo' come hai detto tu e io di fatto lo vivo così. Grazie e a presto!!

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  4. Verissimo quello che dici, ma altrettanto vero che ognuna di noi si deve sentire libera di esprimersi come meglio crede e come si sente, senza obblighi o costrizioni. Segui il tuo istinto, le tue voglie...se ti senti scrivi un post, altrimenti no...senza stress. Senza pensare che...magari la foto non è strabellissimaespecialissima....io ho imparato a fare ciò che mi sento, vedo persone che ricercano la perfezione assoluta, ma il mio blog è il mio spazio...chi mi ama mi segua e mi prenda come sono...
    Ecco, volevo solo dirti come la penso io ;)
    Proverò il tuo cavolfiore x i miei di casa...io ahimè purtroppo non lo digerisco!!! Un bacione

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    1. Ciao Simo, apprezzo tutto quello che hai detto, mi è piaciuta molto questa tua considerazione 'il mio blog è il mio spazio'. ne farò tesoro. Grazie!! Baci.

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  5. Chi legge non lo so, ma chiunque ha un blog comprende benissimo. Non sempre è possibile, per mancanza di tempo, o di voglia, o di idee, postare quello che cuciniamo. Per pubblicare un post, serve tempo per fare le foto, aggiustarle in post produzione, scrivere la ricetta e l'intro e per quella serve anche l'ispirazione. Anche io da due volte a settimana sono passata ad una sola volta anche perchè il lavoro mi fagocita molto. Anche le mie foto non saranno mai meravigliose come quelle che vedo su Pinterest, ma trovo che sia più importante una buona ricetta che una bella foto. A proposito di buone ricette la tua proposta e ottima!
    baci
    Alice

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    1. Ciao Alice, si, meglio una buona ricetta che una bella foto. Io a volte vivo in un mio mondo ideale dove vorrei riuscire a fare solo cose bellissime e perfette, ma poi faccio i conti con la realtà.. posso fare fino a qui e oltre non mi riesce! Un bacio grande e a presto.

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  6. Muy sabroso!
    Saludos Antonella desde Argentina
    http://siempreseraprimavera.blogspot.com.ar/2017/02/las-restricciones-ayudan-bajar-de-peso.html

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    1. Ciao Norma2, benvenuta sul mio blog. Vado a curiosare sul tuo. A presto!!

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  7. Non è facile portare in tavola il cavolfiore ma preparato cosi diventa un ottimo secondo piatto, il gratin è sempre vincente a tavola

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  8. purtroppo non mi va proprio giù il cavolfiore...
    Luisa

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