Se qualcuno oggi mi offrisse di
assaggiare il pan di ramerino probabilmente direi ‘no grazie’. Perché nel pan
di ramerino c’è l’uvetta e io in genere evito tutto quanto la contiene perché
non la amo per niente. E invece questi panini fanno eccezione, li preparo con
l’uvetta e riesco anche a mangiarli! E’ uno di quei casi in cui i ricordi di
quando si era piccoli sono superiori a qualsiasi antipatia. Il pan di ramerino
è un pane che si fa in Toscana (a Firenze soprattutto) alla fine della
quaresima. E’ insaporito con olio aromatizzato con il rosmarino (ramerino,
appunto) e ricco di uvetta. Io da piccola lo mangiavo scartando accuratamente
l’uvetta e me lo ricordo profumato e bellissimo nella panetteria dove si
serviva mia mamma. Qualche giorno prima della Pasqua comparivano queste
pagnottine rotonde, lucide di zucchero con una piccola croce segnata sopra,
come vuole la tradizione. Li trovavamo per merenda quando tornavamo da scuola:
mi è sempre piaciuto il tè e questi panini spalmati con un velo di marmellata,
soffici e lievemente zuccherini mi piacevano tantissimo. Poi siamo andati via
da Firenze e del pan di ramerino ce ne siamo dimenticati tutti. L’ho riscoperto
qualche anno fa, in una Pasqua piena di acquazzoni che io e mio marito abbiamo
trascorso a Firenze, bighellonando tra musei e negozietti di artigianato e
specialità. Li ho visti in vetrina e in un attimo mi sono ritrovata piccola,
seduta in cucina davanti ad una tazzina di tè, in attesa delle vacanze di
Pasqua. Abbiamo scelto il fornaio che ci piaceva di più, ne abbiamo comprati
una mezza dozzina appena sfornati, ancora tiepidi e li abbiamo mangiati con
grandissimo gusto passeggiando sotto l’acqua. E adesso da qualche anno li
faccio in questo periodo per la colazione, la tradizione vuole che il pan di ramerino
si prepari per il giovedì santo.
Ed è singolare come tradizioni
simili si ritrovino in paesi tanto diversi. In Gran Bretagna in questo periodo
preparano gli hot cross buns, naturalmente non con l’olio, ma con una dose
generosa di burro, spezie e uvetta e con una piccola croce che li decora.
Esattamente come da noi.
Qualche nota. Il gusto di questi
panini può essere .. dosato a piacere. Se piace, il sapore del rosmarino può
essere molto acuto, io preferisco che si senta solo lievemente. Per renderlo
più intenso aumentate la quantità di aghi di rosmarino e prolungate il tempo di
infusione nell’olio prima di utilizzarlo per fare il pane. Discorso analogo per
l’uvetta. Io ne metto giusto un pizzico perché non mi piace e la lascio
rinvenire solo in acqua tiepida. C’è chi invece abbonda e sceglie di tenerla a
bagno nel vinsanto per dare ai panini un gusto ancora più deciso. Come tutte le
ricette della tradizione ne esistono tante versioni, tutte simili ma ..
personalizzate.
PAN DI RAMERINO
Ingredienti per una decina di
panini
Per il preimpasto:
150 gr di farina W260
5 gr di lievito di birra fresco
100 gr di acqua
Per l’impasto:
350 gr di farina 00
75 gr di zucchero semolato
180 gr di acqua
20 gr di olio extravergine di
oliva possibilmente toscano
1 cucchiaio da minestra di aghi
di rosmarino fresco
5 gr di sale
50 gr di uvetta (ma se volete abbondate, io ne
metto davvero poca)
Per la finitura:
Acqua e zucchero semolato
Metti a bagno l’uvetta in acqua
tiepida per farla rinvenire.
Se vuoi che il pane sia molto
aromatico metti subito in infusione il rosmarino, altrimenti puoi rimandare
questo passo al momento dell’impasto.
Scalda l’olio a fiamma bassissima
in un pentolino, spengi e metti in infusione gli aghi di rosmarino lavati e
asciugati.
Prepara il preimpasto. Fai
sciogliere il lievito di birra nell’acqua appena tiepida e aggiungilo alla
farina. Impasta velocemente con un cucchiaio e lascia riposare coperto per
un’ora e mezzo, fino a quando sarà raddoppiato.
Se non hai già fatto l’infusione
di olio e rosmarino, preparala dieci minuti prima dell’inizio dell’impasto.
Quando il preimpasto è lievitato,
aggiungi nella ciotola tutta la farina dell’impasto, e comincia ad impastare
inserendo l’acqua poco alla volta, potrebbe non servire tutta.
Unisci anche l’olio aromatizzato
filtrandolo con un colino in modo da escludere il rosmarino.
Continua ad impastare, fino ad
ottenere un impasto liscio ed elastico. Ci vorranno circa quindici minuti se lo fai a mano. Aggiungi il sale e impasta ancora qualche minuto.
Da ultimo aggiungi l’uvetta
sgocciolata e tamponata con carta da cucina.
Forma una palla e metti l’impasto
a lievitare in una ciotola lievemente unta di olio e coperta da pellicola.
Deve raddoppiare, io ho impiegato
circa 2 ore e mezzo.
Quando l’impasto è lievitato,
suddividilo in 10 palline dello stesso peso e forma i panini.
Mettili su una teglia rivestita
di carta da forno, incidi sulal superficie di ogni panino una croce e fai
lievitare coperto da un canovaccio ancora un’oretta.
Accendi il forno a 180.
Appena è in temperatura e i
panini sono lievitati cuocili fino a quando diventano dorati in
superficie.
Sfornali e spennellali con uno
sciroppo ottenuto facendo scaldare qualche cucchiaio di acqua e zucchero, non
deve caramellare, deve solo sciogliersi lo zucchero.
Sono ottimi tiepidi.
EASY: a colazione, tiepidi,
spalmati di pochissimo burro salato e serviti con caffè e latte.
CHIC: preparali piccoli come mini
sandwich, farciscili con marmellata di agrumi, solo un velo e servili con il tè
nel pomeriggio.
Non conoscevo questi panini devono essere deliziosi!
RispondiEliminaTanti cari auguri di una serena Pasqua a te e famiglia!
Alice
Grazie Alice, un abbraccio grandissimo!
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