Ho già detto della mia passione per le liste. Tra i numerosi elenchi che possiedo c’è anche quello dei .. dolci dell’anno. Mi piace avere un ‘dolce caratteristico’ per ogni mese dell’anno, alcuni sono dei veri e propri ‘dolci della tradizione di famiglia’, come le ciambelline all’anice che si fanno in quaresima, la crostata di fragole quando arriva la primavera.. Altri li abbiamo inseriti io e mio marito per completare quei mesi che erano privi di un dolce caratteristico. Avere un dolce caratteristico del mese significa che deve essere preparato almeno una volta nel mese, se ci piace tantissimo.. anche di più!
Il pan co’ santi è il dolce della tradizione di questo periodo, quando ci sono le festività dei santi (fuori da questo periodo .. non si può fare!). E’ un dolce tipico di Siena, direi, più che della Toscana, mi sembra di non averlo mai visto in nessuna altra parte se non a Siena, dove in questo periodo tutti i fornai hanno in bella mostra queste pagnotte tonde, con un caratteristico taglio a croce, lucide, ricche di noci e uvetta. Le vendono intere oppure al taglio e naturalmente non c’è una ricetta uguale all’altra, ogni famiglia, ogni panetteria ha il ‘suo pan co’santi’.
Si tratta di un pane dolce, ma con una nota piccante perché l’impasto prevede un po’ di pepe, i ‘santi’ nella ricetta tradizionale sono le noci e l’uvetta (quindi pan co’ santi = pan dolce con uvetta e noci). Nella mia versione l’uvetta non c’è, perché a me non piace, quindi inserisco solo le noci. Da piccola quando mia nonna lo preparava, lo mangiavo strapazzandolo tutto, togliendo chicco a chicco l’uvetta e sbriciolandolo orrendamente. La ricetta di mia nonna (paterna) è passata a mia mamma, che l’ha resa .. comprensibile a tutti. Mia nonna come tutte le vecchie cuoche cucinava senza ricette, non pesava nessun ingrediente e andava totalmente ad occhio. Nella maggior parte dei casi questo metodo funzionava alla perfezione, ma c’erano anche le giornate in cui .. il risultato non era dei migliori, troppo duro, troppo cotto, poche noci… Mia mamma ha fatto un po’ di esperimenti ed ha ottenuto la sua ottima versione, con le dosi precise, perfettamente replicabile da chiunque. Mio papà ne va matto, piace molto anche a me (anche se continuo a levare l’uvetta) e l’ho adottato come nostro dolce della tradizione dei santi. Dovrei dire ‘mio dolce della tradizione’, perché mio marito non lo ama granché: a lui piacciono i ‘dolci veri’ e questo lo considera poco più che un pane della colazione, mentre da noi la tradizione prevede che sia un dolce di fine pasto da mangiare appunto nelle festività dei santi. Alla ricetta di mia mamma ho apportato solo una piccola modifica (a parte eliminare l’uvetta): al posto del sale normale utilizzo il sale nero di Cipro che, come il pepe, dà anche una piccola nota di colore all’impasto. Appena vado a Siena farò assaggiare questa variante a mio papà. Voglio proprio sentire i suoi commenti! Devo dire che il sapore non cambia granché, ma vuoi mettere dire ‘il mio pan co’santi’ è fatto con il sale nero?’…. ma che chic!!
P.S. Le foto le ho fatte io, con la mia compattina antidiluviana.. e si vede.
PAN CO’ SANTI
Ingredienti per due pan co’santi:
400 gr di farina 00
50 gr di lievito di birra fresco
50 ml di olio di semi (per me olio di girasole bio)
6 cucchiai da tavola di zucchero semolato
200 gr di noci (peso già sgusciate)
1 bel pizzico di pepe macinato al momento
2 cucchiaini di sale nero di Cipro
320 ml di acqua
1 uovo per lucidare
In una ciotola setaccia la farina, aggiungi lo zucchero semolato e mescola.
Sciogli il lievito in 200 ml di acqua tiepida e aggiungilo alla farina.
Incorpora anche l’olio di semi e comincia ad impastare con una forchetta, aggiungendo a filo l’acqua rimanente fino ad ottenere un impasto lavorabile (potrebbe non servirti tutta l’acqua).
Aggiungi il sale, il pepe macinato al momento e le noci spezzettate grossolanamente.
Trasferisci l’impasto sul tavolo e lavoralo a mano una decina di minuti. Devi ottenere una pasta elastica tipo quella della pizza.
Forma un panetto e lascia lievitare coperto da un canovaccio in un luogo tiepido per 1 ora.
Trascorso il tempo di lievitazione, riprendi la pasta, lavorala brevemente e forma due pagnotte tonde.
Trasferiscile in una teglia foderata di carta da forno.
Con un coltellino pratica un taglio a croce sulle pagnotte e rimetti a lievitare coperto per 45 minuti.
Scalda il forno a 220 gradi.
Quando le pagnotte sono lievitate, pennellale con l’uovo battuto e metti in forno già caldo.
Cuoci per 15 minuti, poi copri i pan co’ santi con un foglio di alluminio e lascia cuocere ancora 20 minuti.
Si servono tiepidi e si conservano bene per due giorni in una scatola di latta.
EASY: servilo affettato a fine pasto, accompagnato da coppette di panna montata spolverate con mandorle tritate.
CHIC: può capitare in queste giornate di festa di andare in visita ad amiche e parenti. Utilizza l’impasto per fare dei piccoli pan co’santi monoporzione, incartali, legali con un nastro colorato, sarà il tuo piccolo omaggio per il tè del pomeriggio o il dopo cena.
Quant'è bello! Le ricette delle nonne, delle mamme, hanno sempre un successo garantito...grazie per averla condivisa!
RispondiEliminaCiao Any, scusa il super ritardo. Si, mia mamma è una cuoca bravissima e le sue ricette sono sempre garantite! A presto.
EliminaSai che anche io ho 'dolci sacri' che vanno a 'periodi' e che non amo fare fuori dal canonico momento?! Beh. il tuo racconto è tenerissimo, legato ai ricordi. E io apprezzo molto il pan co' santi :) L'ho assaggiato una volta a Siena ed è stato amore. :) Complimenti, è bellissimo cara! :)
RispondiEliminaCiao cara Ely, sono contenta che qualcuno condivida questa mia passione per i 'dolci sacri', li hai definiti benissimo! Ti abbraccio.
Eliminatu con i lievitati sei una maga...super ricetta:)
RispondiEliminaGrazie Tina, ogni tanto mi vengono, ogni tanto no.. come dico sempre sono ancora una vera dilettante, purtroppo! Baci.
EliminaAnto, questi panelli fanno venire la voglia di affondarci i denti (Halloween a parte!)... Beh, poi le foto saranno anche state fatte con la compattina ma sono bellissime!! Complimenti sempre! Pattipa
RispondiEliminaCiao carissima PattyPa, sulle foto, come ben sai, ho ancor amolto da imparare, se non fosse per mio marito questo blog avrebbe delle foto molto più scarsine!! E' lui quello bravissimo!
EliminaMmmmhh adoro questi dolci della tradizione...tanti si sono persi proprio perché le nostre bisnonne e nonne andavano a occhio, niente di scritto...la tua mamma ha fatto bene a mettere a punto la ricetta, e brava tu a continuare la tradizione. Un abbraccio
RispondiEliminaCiao Margot, grazie di essere passata! A presto.
EliminaSembra squisito!!! Cos' sofficioso! Grazie
RispondiEliminaCiao Giuliana, a me piace molto anche se mio papà dice che non si può fare senza l'uvetta!! A presto.
EliminaAdoro il tuo stile, i tuoi suggerimenti alla fine delle ricette e questo delizioso pane!
RispondiEliminaA presto cara, bravissima!
Ciao , Sandra
Ciao Sandra, sei carissima, grazie di essere passata e a presto.
EliminaCome è gustoso!!!
RispondiEliminaCiao Monica, è un dolce molto semplice, ma a me piace molto, anche a colazione, se lo vuoi provare. A presto e grazie di essere passata!
Eliminasuper sofficioso deve essere favoloso all'assaggio! Mi piace il tuo modo di scrivere i post con i consigli alla fine e mi piacciono quelle tazze!
RispondiEliminabacioni
Alice
Ah quelle tazze hanno una storia! Le ho comprate in momenti diversi in due negozi milanesi che chiudevano e svuotavano il magazzino, ma sembrano fatte l'una per l'altra! Baci cara Alice e grazie della visita.
EliminaCiao! Sai che anche mia suocera lo fa ogni anno? la chiama la panina dei santi ed in effetti i miei suoceri sono della provincia di Siena, nonostante sia Toscana e vicina a Siena, devo dire che avete tanti piatti fino a poco tempo fa a me sconosciuti,e sono tutti veramente ottimi!
RispondiEliminaSe hai tempo, passa per una sorpresina!
baci bea
Ciao Cara Bea, scusa il super ritardo. So che sei Toscana anche tu, ti leggo sempre ed hai perfettamente ragione, in Toscana (ma penso in tutta Italia) basta spostarsi di poco per trovare piatti nuovi e sconosciuti. Ti abbraccio e .. arrivo!
Eliminail est très réussi et bien tentant, bravo
RispondiEliminabonne soirée
Ciao Fimère merci de ta visite et à bientot!
Eliminabuono, non lo conoscevo, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaCiao Silvia, in effetti fuori da Siena é poco noto e poi viene preparato in un periodo così breve che se non capiti a Siena in questi giorni è difficile trovarlo. Grazie della visita e a presto!
Eliminaciao Anto! gnam che bontà!
RispondiEliminaVorrei invitarti al mio contest che inizia oggi:
http://dolcementeinventando.blogspot.it/2012/11/la-mia-ricetta-gioiello-il-mio-primo.html
Spero che parteciperai!!!!
Ale
Ciao cara Ale, ho appena visto il tuo contest.. è delizioso e molto creativo! Comincio subito a pensare a qualcosa e partecipo senz'altro. Grazie di avermi invitata e a prestissimo!
EliminaChe bello questo dolcetto.....e sopratutto anche a me non piace l'uvetta e quindi questa ricetta e' perfetta. L'idea poi di trasformare i dolcetti in piccoli regalini e' veramente splendida. Sei bravissima....complimenti e un abbraccio!!!
RispondiEliminaGrazie cara Carrie, in effetti l'uvetta non piace a un bel po' di gente.. ti abbraccio anche io. A presto!!!
EliminaDeve essere davvero buono, io non l'ho mai assaggiato, devo rimediare.
RispondiEliminaBaci e buona giornata!
Ciao! Grazie di essere passata, ma si è un dolce semplice e a noi piace molto. Se gradisci l'uvetta provalo anche con l'uvetta, la ver aricetta sarebbe quella. Baci.
EliminaSai io non lo conoscevo , però amo tutto ciò che è' pane e questo un po' dolce un po' piccantino pieno di noci mi fa davvero voglia!!! Ma devo aspettare il prossimo anno per farlo?!
RispondiEliminaA tuo papà sarà piaciuto sicuramente :)
Baci
Ciao cara Ombretta, tu sei talmente brava con i lievitati che ti verrà benissimo. A mio papà è piaciuto ma ha detto che .. con l'uvetta è tutta un'altra cosa! Buona giornata e a presto.
RispondiEliminaCiao Antonella, grazie della tua visita, mi sono unita molto volentieri ai tuoi lettori! A me questi tuoi panini sembrano deliziosi, e le confezioni regalo sono davvero carine. Un'idea regalo perfetta!
RispondiEliminaCiao Francy, grazie di aver ricambiato la visita.
EliminaA presto!
sai che mi ispira di brutto?! mai sentito parlare di questo dolce.. il pepe deve essere un tocco davvero particolare, grazie per averla condivisa!
RispondiEliminaSi, hai ragione, il pepe gli dà una nota un po' diversa, grazie della visita! A presto.
EliminaNiente uvetta? O mamma, e come fai senza il dolcino dei chicchi di sultanina? L'ho fatto giusto ieri, 3 bei panetti grossisti e lievitatissimi. Non hanno visto l'alba. Da buona senese amo questo pane con tutto il cuore e devo dire che la ricetta che ho trovato e che rifaccio ogni anno è davvero fantastica.
RispondiEliminaUn bacione melina!
Pat
Ciao Patty, eh si rinuncio all'uvetta, proprio non la sopporto, non riesco a farmela piacere. Ma hai proprio ragione, senza l'uvetta non è un vero pan co'santi. Baci!
EliminaTi confermo che è solo di Siena!
RispondiEliminaGrazie della visita, chiunque tu sia! Sono nata a Siena e ho vissuto tanti anni in Toscana (Firenze ecc..) ma effettivamente fuori di Siena non l'ho mai trvato.
EliminaCiao Antonella! Questa è certamente la versione senese, e visto che voi siete toscani per benino nomina i santi. La versione livornese di questo pane (però con aggiunta imprescindibile delle uvette) ha un nome che con i santi invece non ha niente a che fare, anzi! ahaha! Un abbraccio dalla parte più becera della toscana (noi di frizzi e pasticci siamo giustappunto di Livorno, patria del Vernacoliere!)
RispondiEliminaCiao Cecilia, grazie della visita! Sai che non conoscevo la versione livornese?? Un abbraccio anche a te e a presto.
Eliminaciao cara, scusami se passo poco però ti penso.. ho un pensierino per te.. passa a prendertelo :)
RispondiEliminaSara
Ciao cara Sara, sono passata some sempre in suoper ritardo e .. mille grazie!! Ma ho letto della tua caduta.. rimettiti in forma prestissom! A presto e ancora grazie.
Eliminaa me le tue foto piacciono molto, sai?!
RispondiEliminaE questo pan co santi...deve essere squisito...
Già l'ho adocchiato su qualche blog, adesso lo vedo anche da te e mi sta venendo voglia di provarci!
Ciao cara Simo, tu sei talmente brava che.. provaci!! Di sicuro ti verrà perfetto. E aggiungi le uvette se ti piacciono, dicono tutti che è molto più gustoso. Ti abbraccio!
Eliminaah, si...qua le uvette le adoriamo! E' da un pò che volevo chiedertelo ...ma tu che macchina fotografica hai?!
Eliminale tue foto sono molto belle e chiare!
P.s: parteciperai al mio contest? Mi farebbe davvero molto piacere...........
s'il t'en reste un morceau je ne dirais pas non
RispondiEliminabonne soirée
Merci Fimère; je viens de voir ton tiramisu.. merveilleux! A bientot
Eliminaciao Antonella, piacere di conoscerti, questo pane sarà sicuramente buono, io invece lo farei con l'uvetta che la preferisco alle noci.
RispondiEliminaIntanto mi sono unita ai tuoi lettori per poterti seguire. ciao e buona domenica
Io lo trovo anche a Pisa,perchè il super dove vado è molto fornito e poco avvezzo ai campanilismi, infatti, è sicuramente tipico di Siena...mi piace molto la tua ricetta io metterei anche l'uvetta che mi piace molto...de gustibus, eh?! Baci baci!
RispondiEliminaDeliziosa l'idea regao :) Sicuramente sarebbe un pensiero assai gradito. In questo periodo a casa non manca mai, troppo buono. Io aggiungo anche una generosa dose di uvetta. Baci, buona giornata
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