Finalmente la pioggia. Dopo
l’inverno più strano che io ricordi, in cui non c’è stato nemmeno un fiocco di
neve qui a Torino, le temperature sono state relativamente miti (un autunno
prolungato più che un vero inverno) e le giornate sempre asciutte, finalmente è
piovuto per tutto il fine settimana. Non che io sia una fan della pioggia,
anzi, ma questa volta ci voleva proprio. Per tentare di riportare la situazione
alla normalità. Per togliere la polvere dalle nostre strade, abbassare
l’inquinamento e dare un po’ di respiro a noi e alle piante.
E’ da ieri mattina che passo
davanti alle finestre, scosto leggermente le tende e guardo fuori, si è vero
sta piovendo. Certo il cielo è grigissimo, alle 5 era già buio e ormai ci sono
pozze che sembrano laghi, ma va bene così. E’ stata la scusa per trascorrere in
casa tutto il fine settimana e ogni tanto anche questo ci vuole.
Devo dire che l’anno è iniziato
un po’…. difficile, soprattutto a causa di una serie infinita di pasticci nel
mio lavoro vero che mi hanno impedito di concentrarmi su qualsiasi altra cosa,
tanto che in due mesi ho messo qui una sola ricetta. Ho approfittato di questo
fine settimana di pioggia continuata per riposarmi, rilassarmi e fare quelle
cose che diventano piccoli lussi quando il tempo scarseggia. Sperimentare un
dolce che richiede due ore di preparazione (bigné craquelin, ma ancora non ho
visto il risultato finale), sedersi senza misurare il tempo a leggere un libro,
tagliare vecchie riviste accumulate da mesi. E friggere. Non amo farlo, friggo
un paio di volte l’anno tre al massimo, non di più. Per carnevale (i cenci, li
ho fatti anche quest’anno in un ritaglio di tempo tra le dieci e le undici di
sera, non scherzo), per un tradizionale pranzo di fine autunno che facciamo in
campagna con alcuni amici e poche altre volte. Non siamo grandi appassionati di
fritto ma qualche mese fa abbiamo trascorso un fine settimana in Maremma e per
cena ci hanno servito come antipasto dei deliziosi carciofi fritti, ne volevamo
un’altra porzione ma erano finiti e ci siamo rimasti malissimo! Ho chiesto la
ricetta a mia mamma che li fa buonissimi (al contrario di me frigge spesso e le
riesce tutto molto bene) e l’intenzione era di rifarli subito. Sono passati tre
mesi, ma alla fine eccoli qua. La ricetta è semplicissima, carciofi infarinati, passati nell'uovo e fritti.
P.S. Le dosi sono indicative,
dipende da quanto siete golosi, noi tanto.
Io per friggere utilizzo l’olio
di semi di arachide, lo preferisco a quello di oliva, ma ognuno ha le proprie
abitudini
CARCIOFI FRITTI ALLA TOSCANA
4 carciofi (io ho usato quelli
sardi con le spine che qui sono i più facili da trovare)
qualche cucchiaio di farina 00
2 uova
Sale
Per friggere:
1 litro di olio di semi di
arachide
Pulisci i carciofi, togli le
foglie esterne più dure, la parte con le spine e pela il gambo. Tagliali a metà
ed elimina la parte centrale con la ‘barba’, quindi suddividili in spicchi
piuttosto grossi (da un carciofo medio ne faccio 4, se molto grande 6 oppure
8).
Appena li tagli, metti gli
spicchi di carciofo a bagno in una ciotola piena di acqua con qualche cucchiaio
di farina per non farli annerire. Preferisco la farina al limone, perché li
lascia ugualmente verdi, senza dare alcun sapore.
Quando i carciofi sono pronti,
scolali dalla ciotola, passali sotto l’acqua e tamponali con carta da cucina in
modo da eliminare l’acqua in eccesso.
Metti qualche cucchiaio di farina
in una busta di carta (quella per il pane va benissimo) metti dentro i carciofi
e scuoti in modo da farli infarinare completamente.
In una ciotolina sbatti le uova
con un pizzico di sale, togli i carciofi dalla busta scuotendo via la farina in
eccesso e versali nella ciotola con le uova in modo da rivestirli bene.
Scalda l’olio in una pentola a
bordi alti.
Appena arriva in temperatura
friggi i carciofi 4 spicchi alla volta in modo da non raffreddare troppo l’olio.
Estraili appena sono dorati e metili a scolare su carta gialla.
Metti il sale solo alla fine.
Servi subito. Restano croccanti e
gustosi fuori e lievemente burrosi all’interno.
EASY: sono un contorno goloso per
pollo arrosto, filetto alla griglia e petti di pollo al limone.
CHIC: servili come antipasto,
accompagnati se vuoi da una salsina fresca fatta con yogurt greco, qualche
goccia di succo di limone e erba cipollina.