venerdì 14 ottobre 2016

Pavlova di fine estate .. molto in ritardo (con ricotta e pesche tardive)

Non sono affatto tecnologica, non uso facebook né twitter, non ho whatsApp e neppure uno smartphone, ma un telefonino ‘vintage’ che conservo gelosamente (perché se si rompe…non esistono più in giro cose simili!) e che serve solo per telefonare, non credo che faccia nemmeno le foto o almeno non ci ho mai provato.
L’unica concessione al mondo digitale sono questo blog e un account su pinterest che mi serve per collezionare immagini meravigliose di cose desiderate e sogni irraggiungibili. Basta. Per il resto adoro la carta, i libri con pagine che scricchiolano quando leggi, le vecchie cartolerie che hanno collezioni di biglietti di auguri, cartoncini colorati e quaderni. Continuo a scrivere tantissimo e per prendere appunti (su tutto, dalle ricette, ai troppi appuntamenti della settimana, alla lista della spesa) ho una piccola agendina con la copertina rosa shocking che ho sempre con me, in borsa. Ha gli anelli e quindi posso aggiungere tutte le pagine che voglio. Al momento è talmente piena che fa fatica a stare chiusa.
Uso il PC solo quando proprio non ne posso fare a meno. In treno sono una delle poche che legge libri e riviste di carta e che non porta mai con sé un tablet. Lo so, è un atteggiamento un po’ paradossale e fuori dal tempo, ma non mi impegno più di tanto a correggerlo. La cosa terribile è che ho una calligrafia bruttissima, disordinata e difficile da leggere al punto che io stessa spesso fatico a capire cosa ho scritto. Mi piacciono da matti le penne stilografiche ma non le posso utilizzare perché ho un modo di tenere in mano la penna talmente strampalato che per scrivere sono costretta a premere molto sul foglio e i pennini - delicatissimi - delle mie adorate penne si spaccano nel giro di poche settimane.
Mi dispiace molto che si sia persa – quasi del tutto credo -  l’abitudine di scrivere biglietti di auguri per i compleanni, per gli anniversari di matrimonio e per gli auguri di Natale. Non so se i bimbi a scuola preparino ancora le letterine per i genitori, con disegni improbabili e calligrafie stentate. Io conservo ancora la prima letterina che mi scrisse mia cugina che ha 5 anni più di me quando ho iniziato la prima elementare. E’ in una scatola di latta insieme ad altri ricordi di carta. Preferivo collezionare bigliettini che sms. Allora ogni tanto per vezzo compro un pacchetto di cartoncini di colore pastello, azzurro chiaro, lilla, crema… dipende dall’ispirazione e li utilizzo per invitare a cena le mie amiche. Fa un po’ sorridere lo so, ma ognuno ha le sue piccole debolezze.
Così è stato quando una quindicina di giorni fa abbiamo festeggiato la fine dell’estate. Il cartoncino per l’invito era verde chiarissimo, la cena per otto persone, solo un antipasto un primo piatto sostanzioso di pesce, frutta e questa pavlova, farcita con una crema di ricotta e robiola e qualche spicchio di pesca. La posto con grande ritardo, lo so e in un momento in cui qui a Torino almeno sembra già autunno inoltrato. Tra l’altro avrei voluto utilizzare dei fichi invecec he le pesche tardive, ma non ne avevo trovati di buoni al mercato ed ho rimediato così. Con i fichi a mio parere è ancora più buona.

P.S. La ricetta per la meringa della pavlova è di Csaba dalla Zorza.


PAVLOVA CON RICOTTA E PESCHE TARDIVE



Ingredienti per 4 pavlove ‘da porzione’ o 8 mini pavlove :


Per la meringa:
50 gr di albumi (circa 2 bianchi d’uovo)
50 gr di zucchero semolato (ho utilizzato lo zucchero Zefiro)
50 gr di zucchero a velo

Per la crema di ricotta del ripieno:
150 gr di ricotta vaccina
150 gr di robiola fresca
80 gr di zucchero a velo

Per decorare:
2 pesche tardive
2 cucchiai di zucchero di canna
Qualche goccia di succo di limone
Zucchero a velo

Prepara le pavlove.
Scalda il forno a 100 gradi.
Rivesti una teglia con carta da forno. Disegna sulla carta dei cerchi che saranno le pavlove che vuoi realizzare: 4 del diametro di circa 8 cm oppure 8 più piccole (diametro 5 cm), sono di aiuto per fare pavlove più regolari.
Gira la carta in modo che il disegno resti sotto e imburra leggermente e infarina la parte dove appoggerai le pavlove.
Mescola insieme i 2 tipi di zucchero e suddividi il composto di zucchero in due parti.
Metti in una ciotola gli albumi e inizia a montare con un frullino o un mixer. Dopo qualche minuto aggiungi la metà del composto di zucchero e continua a montare fino a quando gli albumi saranno a neve ben ferma.
A questo punto incorpora a mano l’altra metà dello zucchero agli albumi montati, utilizzando una spatola di silicone e facendo attenzione a non smontare il composto.
Quando lo zucchero è tutto incorporato, riempi con la meringa una tasca da pasticcere e forma direttamente sulla teglia le pavlove seguendo il disegno che hai tracciato. Sovrapponi 3 cerchi di meringa per ogni pavlova, in modo da formare dei cestini alti con un incavo al centro.
Cuoci in forno a 100 gradi per un’ora e mezzo (il tempo di cotture dipende un po’ dal forno e dalla dimensione delle pavlove, per quelle più grandi occorrono anche due ore). Lascia raffreddare le pavlove prima di utilizzarle.

Nel frattempo prepara la crema di ricotta.
In una ciotola metti la ricotta la robiola e lo zucchero a velo indicato nelle dosi per la crema (80 gr). Con questa dose di zucchero si ottiene una crema appena dolce. A me piace così, la meringa è già molto dolce di suo, ma ognuno può regolarsi secondo i propri gusti.
Monta i formaggi con un frullino come faresti con la panna, in modo da ottenere un composto soffice e ben amalgamato.
Lascia riposare in frigo questa crema fino al momento di utilizzarla.

Lava le pesche, privale della buccia e suddividile in 6 / 8 spicchi dipende da quanto sono grandi.
Metti gli spicchi in un pentolino con lo zucchero di canna, 4 cucchiai di acqua, qualche goccia di succo di limone e fai scaldare sul fuoco fino a quando lo zucchero sarà sciolto, formando uno sciroppo profumato. Scuoti il pentolini invece di girare le pesche con un cucchiaio in modo da non rovinare gli spicchi che nello sciroppo si ammorbidiscono molto.

Lascia raffreddare le pesche prima di montare le pavlove.

Prima di servire, metti la crema di formaggio all’interno delle pavlove, completa qualche spicchio di pesca e una spolverata di zucchero a velo.


EASY: servite come dessert dopo cena, in questa stagione sostituendo le pesche con scaglie di mandorle abbrustolite.




CHIC: a me piace farle piccole, in modo da inserire all’interno solo un cucchiaino di crema, una grattatina di cioccolato fondente (in estate uno spicchio di fico appunto) e servirle con il caffè dopo cena al posto dei soliti cioccolatini.

17 commenti:

  1. ...eccomi qua!!!
    Io scrivo tutto, rigorosamente a mano...e non smetterò rigorosamente mai, fierissima di farlo!!!!
    La tua pavlova è semplicemente una delizia....
    Un abbraccio e buon we!

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  2. Per le cose buone c'è sempre tempo :-)

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  3. la pavlova non ha stagioni, va benissimo sempre!! Un abbraccio SILVIA

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    1. Ciao Silvia, io le faccio da qualche anno, quando ero più piccola non amavo le cose dolcissime. Con il tempo che passa, invece... Grazie e a presto!

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  4. pochissimo social anch'io, adoro leggere esclusivamente libri veri fatti di fogli di carta da sfogliare, scrivere biglietti di auuguri e lettere piene di sentimenti...sono vintage? Non lo so però mi piace così come mi piace tanto la tua pavlova, un dolce senza tempo e senza stagioni!
    baci
    Alice

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    1. Ciao Alice, grazie. Io a volte mi sento un po' un pesce fuor d'acqua, quasi impossibilitata a comunicare con gli altri, ma anche a me va bene così. baci.

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  5. ciao Antonella! delizioso dessert come solo la Pavlova sa essere. L'ho sempre trovato raffinato, elegante e bellissimo, quindi direi che per salutare l'estate non potevi fare scelta migliore. Un bacione

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    1. Ciao Simona, grazie. L'ho pubblicato un po' in ritardo... con le pesche quando qui è già autunno. pazienza!! Baci.

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  6. Trovo queste tue abitudini sempre molto raffinate e romantiche... esattamente come la Pavlova, che io adoro! Sarai anche poco social, ma leggendoti si capisce di te molto di più che da una foto di facebook... penso. Un bascione cara e buona settimana

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    1. Ciao Patty, sei sempre un tesoro. Io sono una super super timida e mi nascondo molto volentieri!! Baci.

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  7. Ciao Antonella!
    Prediligo assolutamente il cartaceo, anche se per contro la tecnologia mi affascina e di conseguenza vado al passo con i tempi, in ogni caso amo circondarmi di libri annotando liste di tutti i tipi.
    La pavlova è un dolce delicatissimo, la tua versione sarà gustosissima! L'aspetto è così leggero che conquista a prima vista.
    Complimenti, un abbraccio e buona settimana

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    1. Ciao Seddy, grazie del tuo commento. Anche io sono una 'donna delle liste', ne ho ovunque, per tutto. Eppure a volte mi perdo lo stesso. Mi devo preoccupare? Un abbraccio anche a te.

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  8. Stupende pavlove degna conclusione di una splendida cena, complimenti!

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  9. adoro le pavolove in qualsiasi periodo dell'anno, anche i pubblico ricette dopo un mese o anche un anno si può sostituire con dell'ottima frutta di stagione

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