mercoledì 20 novembre 2013

Crema di zucca gialla e patate

Purtroppo non ho molta fantasia o forse dovrei dire ‘capacità inventiva’. Questo spiega perché avendo a disposizione una crema così fotogenica – così arancione e vellutata è davvero bellissima da fotografare - sono riuscita a fare una foto piuttosto banale, mettendola semplicemente all’interno di una scodellina bianchissima. Per servire creme e zuppe mi piace utilizzare le ciotoline invece che vere scodelle; qualche settimana fa ho visto in una vetrina un servito di piatti delizioso che al posto della normale scodella ha una ciotolina che sembra la corolla di un fiore. Ci sto facendo un pensierino.. magari solo due posti tavola… Ma per tornare alla questione della fantasia, ne ho davvero pochissima ed è un peccato perché penso che la capacità di immaginare sia una delle qualità più belle che si possono possedere. Immaginare storie, fotografie, come apparecchiare la tavola o come vestirsi.. probabilmente esistono vari modi di dar vita alla propria creatività e penso che ci sia molta soddisfazione a trasformarla in qualcosa di concreto, di qualunque genere sia – una torta particolare, un racconto breve, la foto di un paesaggio o un piccolo acquerello .. devo ammettere che riuscire a dipingere acquerelli sarebbe uno dei miei sogni nel cassetto.
Sto rileggendo le “Favole al telefono” di Gianni Rodari, che di immaginazione ne aveva da vendere, forse a questo è dovuto il tema di questo post, perché mi ha colpito moltissimo la fantasia con cui riesce a inventare storie.. dal niente. Ricordavo di averne letta qualcuna su un’antologia che avevo alle scuole medie e quest’estate quando l’ho visto ristampato in libreria l’ho acquistato subito. Una sessantina di piccole storie (alcune non più lunghe di una paginetta), alcune molto tenere e delicate, altre che forse non farei leggere ad un bambino.. un po’ troppo malinconiche e tutte, davvero tutte, talmente fantasiose che incantano. In una delle mie preferite c’è uno scienziato che inventa ‘una macchina per fare il solletico alle pere, una pentola per friggere il ghiaccio, una bilancia per pesare le nuvole, un telefono per parlare con i sassi…”. Deliziosa.

 
CREMA DI ZUCCA GIALLA E PATATE



Ingredienti per 4 persone

600 gr di zucca  gialla (peso della zucca già pulita)
1 patata rossa (circa 250 gr)
1 cipolla di Tropea
1l. di brodo vegetale
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
sale
noce moscata (se la utilizzi)

Per guarnire:
100 gr di gorgonzola
2 fette di pane integrale
Sale nero
Olio extra vergine di oliva

Taglia la zucca già pulita in cubetti (non piccoli dadini, cubetti piuttosto grandi).
Sbuccia la patata, lavala e tagliala in cubetti di dimensioni simili a quelli della zucca.
Sbuccia la cipolla, lavala e affettala sottile.
In una pentola capiente metti le tre verdure, l’olio extra vergine di oliva, condisci con una presa di sale e fai insaporire le verdure a fiamma bassissima per qualche minuto, mescolando spesso con un mestolo di legno.
Prima che le verdure inizino ad attaccarsi aggiungi nella pentola il brodo vegetale caldo, fino a coprire a filo le verdure (potrebbe non servirti tutto).
Copri e lascia cuocere a fiamma bassa per 45 minuti.
Trascorso questo tempo, spengi il fuoco e frulla la crema con un frullatore ad immersione (se la preferisci piuttosto densa, prima di frullarla elimina un po’ di brodo).
Fuori dal fuoco aggiungi una grattata di noce moscata, lascia insaporire qualche minuto e servi calda con fiocchetti di gorgonzola e crostini di pane integrale ottenuti facendo saltare in una padella antiaderente dei quadretti di pane con un filo di olio e sale nero.

EASY: vero comfort food per una cena autunnale: portala in tavola all’interno di una zucca svuotata e ben lavata.






 CHIC:  servi la zuppa direttamente in ciotoline individuali senza gorgonzola né crostini. Disponi al centro del tavolo un vassoio con più recipienti con condimenti diversi: tocchetti di gorgonzola, erba cipollina tagliata finemente, una lattiera con panna acida, parmigiano grattato, semi di zucca tostati, crostini di pane e lascia che ciascun commensale condisca la propria zuppa come vuole (ottima con panna acida e semi di zucca tostati) 

mercoledì 13 novembre 2013

Biscottoni per la colazione al cacao e fior di sale

L’ho già detto e lo ripeto: autunno e inverno sono le mie stagioni preferite. E girando qua e là tra i vari blog, non solo di cucina, ma anche di moda, stili di vita, arredamento..sono talmente tanti quelli che mi piace leggere.. ho visto che è un pensiero condiviso da molte persone. Anzi ho letto in qualche blog liste ricchissime di motivi per i quali vale la pena amare l’autunno e l’inverno. L’idea mi è piaciuta così tanto che ecco la mia lista di nove motivi (seri e meno seri) per i quali io adoro l’autunno.
  1. Si possono indossare gli Hunter - gli stivali di gomma che da piccola avrei chiamato ‘calosce’ e mi sarei rifiutata di mettere, ma che adesso con i calzettoni di lana pesante .. mi sembrano così indispensabili!
  2. Si può andare in giro per i boschi in cerca di   castagne, arrostirle sulla brace e mangiarle lentamente in compagnia, con un bicchiere di vino rosso – sono quasi astemia ma in certe occasioni faccio un’eccezione.
  3. E’ il momento in cui fare progetti e programmi per l’anno che verrà.
  4. Posso mettere i collant di lana pesantissimi, i miei preferiti… che sarebbero perfetti con sottane e vestiti di maglia, ma io porto quasi esclusivamente pantaloni.
  5. Si può cenare davanti al camino acceso. Apparecchiare la tavola vicino al fuoco oppure dimenticare le sedie e accomodarsi sul divano, appoggiando vassoi ben forniti su un tavolino basso proprio davanti al camino.
  6. Ci si può vestire a strati e a me piace moltissimo sovrapporre t-shirt, mini maglioncini, cardigan, sciarpe e cappotto.
  7. Mi piace passeggiare nei boschi e fotografare i bellissimi colori degli alberi e delle foglie in autunno. Il sogno è quello di andare una volta o l’altra nel Vermont, mi dicono che i suoi boschi siano perfetti per osservare il ‘foliage’. Ma sono bellissimi qui nei dintorni anche il parco Pesio e i vigneti delle Langhe.
  8. Adoro trascorrere pigre domeniche pomeriggio con un bel libro e un tè caldo aromatizzato alla cannella. E l’autunno è  la stagione perfetta per farlo, alle 5 è già buio, fuori comincia a fare freddissimo e trovo che non ci sia modo migliore di trascorrere le ultime ore del fine settimana.
  9. Si possono mangiare a colazione golosissimi biscotti al cacao, come quelli che presento oggi. Si preparano magari in un pomeriggio di pioggia e si conservano per la colazione della domenica.


 
BISCOTTONI AL CACAO E FIOR DI SALE




(il numero dei biscotti ottenuti dipende dalla dimensione delle formine che si utilizzano, io con il timbro HOME MADE  ne preparo 15)


180 gr di farina 00
80 gr di burro freddo
80 gr di zucchero a velo
2 tuorli d’uovo
20 gr di cacao amaro
6 gr di fior di sale di Camargue



In una ciotola amalgama con una forchetta lo zucchero e il burro freddo a pezzetti.
Aggiungi i tuorli uno per volta, unendo il secondo solo quando il primo è amalgamato.
Aggiungi la farina setacciata con il cacao e da ultimo il fior di sale.
Impasta rapidamente fino a quando tutti gli ingredienti sono ben amalgamati, ma senza scaldare troppo la pasta con le mani.
Togli l’impasto dalla ciotola, forma una palla, avvolgila nella pellicola e lascia riposare in frigorifero per tre ore.
Trascorso questo tempo, accendi il forno a 180 gradi.
Lascia riposare qualche minuto la pasta fuori dal frigo e stendila dello spessore che preferisci (io faccio dei biscottoni piuttosto spessi).
Forma i biscotti  utilizzando un timbro di silicone o ritagliala con la formina che preferisci.
Mentre il forno raggiunge la temperatura di 180 gradi lascia riposare ancora qualche minuto i biscotti in frigorifero.
Cuoci in forno già caldo per 15 /18 minuti al massimo.
Sforna i biscottoni e lasciali raffreddare su una griglia per dolci.




EASY: a colazione con una tazza di latte bollente (il gusto del caffè con il fior di sale non mi piace molto).




 CHIC: dessert per cena: utilizza delle formine da biscotti molto piccole, prepara dei mini cookies e sistemali in una bella coppa di vetro o di cristallo. Portali in tavola insieme a coppette con gelato alla vaniglia.