martedì 25 giugno 2013

Crumble di ricotta e cioccolato

Una volta ogni tanto ci capita di andare a Roma nel fine settimana. Di recente ho scoperto un posto delizioso, che ha aperto più o meno un anno fa, una panetteria specializzata in pizza al taglio e –soprattutto – dolcetti casalinghi talmente buoni che è ormai diventata una sosta fissa dei nostri week-end romani. Ci sono biscotti di frolla (squisiti quelli al cioccolato), baci di dama, ciambelloni per la colazione e torte sofficissime disposti così bene in una piccola vetrina che è sempre difficile sceglierne uno solo. Li abbiamo provati più o meno tutti e ho eletto a mio preferito il crumble di ricotta e gocce di cioccolato. Ero diffidente all’inizio perché di solito non amo i dolci molto burrosi, ma questo crumble è tutta un’altra cosa. Sono aperti anche la domenica e in genere prima di partire pranziamo rapidamente lì e non torno mai a Torino senza la mia scatolina di cartone con il crumble ricotta e cioccolato. Il rituale è sempre lo stesso, arriviamo a casa a Torino, lo scarto e lo divido in due piattini. Mio marito lo divora in un attimo, io lo mangio lentamente cercando ogni volta di scoprire che cosa lo rende così buono. In un anno ho fatto decine di esperimenti, variando la combinazione del crumble - all’inizio ho provato a non mettere l’uovo, solo burro farina e zucchero, ma non era .. la strada giusta – mettendo più o meno ricotta, la vaniglia o la cannella… Questi esperimenti alla ricerca della ‘ricetta perfetta’ mi divertono sempre moltissimo anche se a volte i risultati, cambia di qua e aggiusta di là, sono MOLTO deludenti. Questa versione è quella che si avvicina di più a quella specialissima del mio negozietto. Loro lo preparano di tutte le misure, da grande come una torta a piccolo come un mini cupcake. Io di solito scelgo cocotte monoporzione o le pirofile che si vedono nella foto, leggermente più grandi di una monoporzione. Sono più graziose da portare in tavola – tagliare un crumble in modo da ottenere fette carine da servire è un’impresa quasi impossibile! – ed è più facile, per me, individuare il giusto punto di cottura. Ho preferito usare una tavoletta di cioccolato spezzettata invece che le gocce di cioccolato che sono più carine da vedere, ma a mio parere il cioccolato delle tavolette è più buono. A me piace servirlo a temperatura ambiente (né caldo né tiepido) spolverato di zucchero a velo.

Questo dolce è dedicato alla mia specialissima mamma perchè oggi è il suo compleanno.




CRUMBLE DI RICOTTA E CIOCCOLATO






Ingredienti per 4 persone:


350 gr di ricotta vaccina freschissima
100 gr di zucchero semolato superfine (tipo Zefiro)
50 gr di cioccolato fondente (io ho scelto un cioccolato al 65 %)
qualche goccia di estratto di vaniglia

Per il crumble

180 gr di farina ‘00’
1 uovo
50 gr di burro freddo di frigorifero
90 gr di zucchero semolato

Zucchero a velo per servire


Prepara il crumble. In una ciotola mescola lo zucchero con la farina, aggiungi il burro freddo a pezzetti e l’uovo intero leggeremnete battuto.
Impasta rapidamente con le dita in modo da ottenere delle grosse briciole. L’impasto deve rimanere bricioloso e non una ‘palla liscia’.
Metti a riposare in frigo (solo il tempo di preparare la crema).
Accendi il forno a 180 gradi.
Prepara la crema di ricotta. Con un cucchiaio di legno amalgama la ricotta con lo zucchero, l’estratto di vaniglia e la cioccolata spezzettata grossolanamente.
Imburra il fondo delle pirofile che vorrai utilizzare. Rivestile di carta forno e imburra anche la carta forno.
Togli il crumble dal frigo e distribuiscine la metà sul fondo delle pirofile.
Versa la crema di ricotta all’interno delle pirofile sopra il crumble.
Utilizza l’altra metà delle briciole per ricoprire la crema di ricotta in ogni pirofila.
Cuoci in forno già caldo a 180 gradi per 20 minuti, fino a quando le briciole in superficie hanno un bel colore dorato.
Lascia raffreddare e servi cosparso di zucchero a velo. 



EASY: nel cestino da pic nic. Servi ogni crumble cosparso non di zucchero a velo, ma di fragole a pezzettoni che avrai trasportato dentro un barattolo di vetro.


 



CHIC:  dessert dopo cena, accompagnato per i più golosi da cioccolato fuso con panna, servito a parte in una salsiera.

Iscrizione a Bloglovin

Non capisco quasi niente di informatica, ma ho letto su vari blog che Google reader sparisce.
Ho iscritto il mio blog a Bloglovin, seguendo le indicazioni di Vaty che ringrazio tantissimo.


Le peonie sono i miei fiori preferiti .. peccato che durino così poco.


giovedì 13 giugno 2013

Pesce spada marinato con patate al limone

Anche se questo blog per me è solo un hobby, è normale, credo, ad un certo punto fare un piccolo bilancio. Qualche giorno fa stavo guardando l’elenco delle ricette che in poco più di un anno ho pubblicato su Cioccomela. Non sono molte, ogni tanto ho dei momenti di black out in cui non riesco a pubblicare niente: mi manca l’ispirazione giusta per scrivere, il tempo di fare le foto e – spesso - la capacità di fare dei piatti che siano anche belli da vedere. E poi ho visto che tra le ricette che ho pubblicato c’è poca varietà. Prevalgono i dolci, seguiti da ‘cose che si impastano’, qualche primo piatto, poche verdure e scarseggiano – a dir poco – le ricette dei secondi piatti. E’ ora di rimediare.
Finora ho pubblicato poche ricette di secondi piatti perchè carne e pesce non mi piacciono .. da morire, li mangio ogni tanto anche se li cucino sempre, ma non mi piace pubblicare ricette che non ho assaggiato personalmente. L’altro motivo è che .. è difficilissimo, almeno per me, riuscire a fare fotografie carine ad un piatto di carne e soprattutto di pesce. In genere prima di ottenere una foto che mi piace faccio decine di prove, la maggior parte delle quali non mi soddisfa per niente. Ma come si fa a fare scatti su scatti a un piatto di pesce quando qualcuno protesta che il pesce freddo non è buono da mangiare (ha ragione!)? E poiché noi mangiamo sempre quello che io cucino e metto sul blog .. diventa un’impresa quasi impossibile. Per fotografare questo pesce spada, avevo preparato tutto e fatto le prove con il piatto vuoto, ma poi quando ho messo quello con il pesce non mi piaceva più quello che avevo pensato di fare e tra mille incertezze e la fretta di non far raffreddare la cena è venuta questa foto, che è piuttosto banale e bruttina, ma volevo assolutamente smetterla di pubblicare solo dolci. Il piatto comunque, almeno per i miei gusti è appetitoso e con un sapore fresco che si adatta a questa stagione.



PESCE SPADA MARINATO CON PATATE AL LIMONE

 


Ingredienti per 4 persone:

4 fette di pesce spada
2 grosse patate (circa 600 gr peso totale)
1 limone non trattato
Timo e aneto freschi
Olio extravergine di oliva
Sale
Sale nero di Cipro

Lava il limone, preleva la scorza con un riga limoni e mettila da parte.
Spremi il succo e prepara la marinata per il pesce, emulsionando in una ciotola 8 cucchiai di olio extravergine di oliva e il succo del limone. Aggiungi qualche fogliolina di timo lavato e asciugato e le fette di pesce.
Copri con pellicola e metti in frigorifero a riposare per almeno un’ora.
Lava le patate senza sbucciarle e mettile a cuocere in una pentola con acqua fredda (e senza sale, si salano alla fine della cottura).
Cuoci coperto fino a quando l’acqua inizia a bollire, poi togli il coperchio e fai cuocere per una ventina di minuti, fino a quando sono morbide (il tempo di cottura dipende dalla grandezza delle patate).
Prima di toglierle dal fuoco verifica con una forchetta se sono tenere e cotte.
Quando sono pronte, scolale, sbucciale e schiacciale con una forchetta o lo schiacciapatate come per fare il purè. Condiscile con olio, sale, la buccia del limone e aneto lavato e tritato finemente con il coltello.

Fai scaldare sul fuoco una padella antiaderente.
Scola le fette di spada dalla loro marinata e cuocile tre minuti per parte sulla padella rovente.
Condisci il pesce con sale nero di Cipro, un filo di olio extravergine di oliva e un rametto di timo.
Servi le fette di spada accompagnate dalle patate al limone.
 


EASY: per una cerna rapida: completa il menu con frutta fresca caramellata con poco miele in padella.



CHIC:  puoi dare a questo semplice piatto un aspetto più grazioso preparando con le patate dei piccoli sformati: amalgama le patate con un po’ di burro fuso invece che con olio, sistemale in stampini di alluminio mono porzione e lascia consolidare qualche minuto. Sforma accanto ad ogni fetta di pesce la cupoletta di patate, condiscila con un coulis di pomodoro e servi in tavola.

mercoledì 5 giugno 2013

La Non Ricetta - suggerimento goloso # 4 - Eton Mess

Avrei dovuto postare questa ricetta ieri, ma come mi capita spesso ultimamente, non riesco a rispettare nessun programma (o quasi). Questo semplicissimo dolce, molto goloso, si chiama Eton Mess perché, secondo la tradizione viene servito proprio il 4 giugno in occasione della partita di cricket tra gli studenti di Eton e quelli della Harrow School. C’è una liaison particolare in Gran Bretagna tra fragole e sport perché anche a Wimbledon ( la notizia arriva da fonte certa!) durante le partite di tennis si servono agli spettatori fragole e panna. Quello che mi ha sempre affascinato del mondo inglese è l’attaccamento alle tradizioni. Per una come me, molto abitudinaria, che fa fatica a cambiare anche di pochissimo la sua routine giornaliera l’abitudine inglese di perpetuare all’infinito usi e tradizioni particolari ha davvero un fascino speciale. Da più grande mi sono ‘innamorata’ della Francia, della sua cultura e del modo di vivere (e mangiare!) di alcune regioni (Provenza, Bretagna e Luberon tra tutte), ma quando ero piccola la mia passione era l’Inghilterra, forse perché tutte le bambine sono affascinate da castelli, Principi, Principesse e aristocratici eleganti e gentili (o almeno io lo ero). Avrò letto decine di volte i romanzi di Jane Austen, tutt’ora Orgoglio e Pregiudizio è il mio romanzo preferito, che rileggo almeno una volta l’anno e Mr Darcy il personaggio più affascinante che io abbia mai ‘incontrato’ in un libro. Mi piaceva immergermi nel mondo leggero dei piccoli villaggi della campagna inglese con le casette di pietra, i giardini ben curati, il rito immancabile del tè delle 5. Adoro Wodehouse, i suoi aristocratici un po’ .. storditi e pasticcioni sempre impegnati in faccende di pochissimo conto (risse nei loro clubs esclusivi, roseti da curare e porcelli da mettere all’ingrasso per le gare di campagna) che vivono in castelli circondati da immensi parchi, dove succedono solo cose buffe e piacevoli e tutto naturalmente si risolve SEMPRE per il meglio.
Tornando all’Eton Mess, la mia è la versione più semplice, cercando su Internet ne ho trovate decine di varianti, con frutta diversa dalle fragole, liquore, gelato invece della panna....Il mio è solo meringhe (poche, perché altrimenti per i miei gusti diventa troppo zuccheroso), fragole al naturale e panna poco dolcificata. E’ un Eton Mess poco dolce, insomma e chiedo scusa a chi in famiglia ama invece le cose super super dolci !!
La cosa più ‘difficile’ in questo dolce, almeno per me, che non sono molto brava a fare piatti ‘belli da vedere’ è riuscire a comporre gli ingredienti uno sull’altro dando al bicchiere un aspetto gradevole . Al di là del suo nome ‘Mess’, appunto, a me piace quando i bicchierini che si ottengono sono ordinati e carini da vedere.   




ETON MESS



Ingredienti per 4 persone (le dosi sono indicative):

8 piccole meringhe o 4 meringhe grandi (per la ricetta delle meringhe vedi qui e qui)
600 gr di fragole
200 gr di panna fresca
30 gr di zucchero a velo + 1 cucchiaio


Lava e asciuga le fragole, tamponandole con carta da cucina (è importante asciugarle perché non bagnino la meringa) e tagliale in quarti se non sono troppo grandi, altrimenti in 6 oppure 8 pezzi.
Monta la panna ben fredda con 30 grammi di zucchero a velo.
Componi gli Eton Mess mettendo sul fondo di ogni bicchiere nel quale vorrai servirli una meringa sbriciolata (due se hai quelle piccole) e sopra una abbondante dose di fragole.
Spolvera le fragole con poco zucchero a velo (utilizzando il cucchiaio di zucchero in più) e concludi con un ciuffo di panna montata che puoi decidere di far scendere dal cucchiaio oppure utilizzare un sac à poche per un effetto più decorativo.


EASY:  dopocena estivo in terrazza con gli amici. Se in questa stagione capitano a casa amici dopo cena è un dessert molto facile da preparare anche all’ultimo momento. Servi gli Eton Mess su un vassoio accompagnati da biscotti semplici tipo lingue di gatto o mini frollini al cioccolato.  

 


 
CHIC:  Tè della domenica pomeriggio. Prepara gli Eton Mess in porzioni molto piccole nelle tazzine da caffè e servile la domenica pomeriggio alle amiche con il tè (a me piace in questo caso preparare un tè alla menta).